Un’associazione di avvocati, Noi avvocati per la libertà, da sempre contro l’obbligatorietà dei vaccini anti Covid19, ha scritto alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, esortandola a stoppare un possibile ingresso nel Governo di Licia Ronzulli, esponente di primo piano di Forza Italia. Un no motivato dalla posizione favorevole alla campagna di vaccinazione della stessa Ronzulli.

“Ronzulli sarebbe scelta pericolosa”

“Comprenderà che la nomina – scrivono gli avvocati – come ministro della salute o dell’istruzione della Ronzulli, notizia trapelata sui giornali, sia una scelta molto pericolosa e in aperto contrasto con la sua linea politica in ordine agli obblighi vaccinali. Ricordiamo infatti le assurde e discriminanti, se non proprio sprezzanti, posizioni della predetta Ronzulli in merito al green pass e a coloro che non ne erano in possesso”.

La lettera a Meloni

Alla Meloni, gli esponenti dell’associazione ricordano le sue posizioni in tema di vaccini

“L’ottimo risultato politico che Lei ha ottenuto, per cui le facciamo – si legge nella lettera degli avvocati del Nal alla leader di Fratelli d’Italia – le nostre congratulazioni, ci fa ben sperare che quanto avvenuto sino ad oggi non si ripeterà, ricordando le sue ferme e ripetute dichiarazioni contro gli obblighi vaccinali e il green pass, espresse in campagna elettorale e presenti nel suo programma politico”

“Campagna vaccinazione fallimentare”

Secondo gli esponenti del Nal, la campagna di vaccinazione è stata un fallimento. La fine dell’emergenza sanitaria, per gli avvocati di questa associazione, non è ascrivibile alla massiccia somministrazione dei vaccini.

“Quello che noi tutti possiamo constatare – sostengono il segretario ed il presidente del Nal, Sabina Bargagna e Massimo Baglieri – è il fallimento della campagna vaccinale nella prevenzione e diffusione del covid 19, che oggi fortunatamente si è trasformata in semplice influenza sta gionale e studi scientifici, poi, hanno attestato il funzionamento contro il covid di cure con antinfiammatori per ridurre di oltre il 90 % le ospedalizzazioni e gli eventi gravi della malattia”.

 

 

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