• Parla il legale dall’avvocato Toscano dopo l’udienza di ieri sulla bancarotta di Sai 8
  • Indice puntato su Piero Amara che per l’avvocato Riccioli è stato smentito
  • Il difensore esclude casi di corruzione di politici

“Sono state smontate le accuse, evidentemente infondate, fatte da Piero Amara circa presunte ipotesi di corruzione di magistrati e politici”.

La vicenda

Lo afferma l’avvocato Dario Riccioli, difensore di Attilio Toscano, quest’ultimo indagato, insieme a Piero Amara, dalla Procura di Siracusa per il caso della bancarotta della Sai 8, la società ex gestore del servizio idrico di Siracusa che, per l’accusa, avrebbe versato lauti compensi ai 2 professionisti per distrarre i beni. Ieri, i pm di Siracusa, Andrea Palmieri e Marco Dragonetti, hanno chiesto il patteggiamento a 9 mesi di carcere per Amara ed il rinvio a giudizio per Attilio Toscano.

La tesi di Amara

Amara, nel corso del suo interrogatorio, aveva attribuito a Toscano anche un ruolo di mediatore con l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo per la nomina nel luglio del 2011 a presidente dell’Ato idrico di Siracusa, di Gustavo Cardarci, allo scopo di agevolare Sai 8 .

Ed avrebbe fatto cenno al pagamento di una tangente quantificata in 100 mila euro, consegnata, nella tesi di Amara, da Sai 8 e Toscano sotto forma di consulenza legale. Tesi smentita in sede di interrogatorio dallo stesso Toscano, la cui difesa si ritiene anche soddisfatta per il cambio del capo di imputazione.

La testimonianza di Toscano

“I sostituti hanno ritenuto – dice l’avvocato Dario Riccioli – di modificare la contestazione di bancarotta per distrazione, nell’ipotesi più lieve di bancarotta preferenziale Come spiegato nel corso della discussione dei pm la modifica è stata necessaria in seguito all’esame reso dal professore Toscano all’udienza del 17 giugno 2021, in cui sono stati chiariti, anche grazie ad una copiosa produzione documentale, i dubbi sui compensi professionali pagati al professore e sono state smontate le accuse, evidentemente infondate, fatte da Piero Amara  circa presunte ipotesi di corruzione di magistrati e politici”.

“Parcelle regolari”

Secondo la difesa, quelle parcelle date da Sai 8, non solo erano regolari, ma consegnate ad “una società di consulenza legittimamente operante di cui il prof. Toscano non era, né è, amministratore”.

Inoltre, ” sono cadute del tutto le più gravi accuse – dice l’avvocato Riccioli – nei confronti del prof. Toscano di concorso in bancarotta per distrazione e, dunque, di incongruità, di sproporzione e di duplicazione dei compensi professionali ricevuti; così già parzialmente, ma significativamente, accertandosi la liceità di tutta l’attività professionale prestata a favore di SAI8, imputandogli un pagamento preferenziale riferito soltanto al quinto dei complessivi compensi, ritenuti dalla stessa accusa nella loro interezza congrui e proporzionati”.