Nonostante vi fosse il divieto di chiusura, per effetto del decreto “io resto a casa”, i titolari di due bar, entrambi a Siracusa, continuavano a lavorare. A presentarsi al bancone sono stati gli agenti della Polizia municipale che hanno disposto la sospensione della licenza, per cui i proprietari sono stati costretti a chiudere i propri locali e tornarsene a casa ma i guai per loro non sono finiti, in quanto sono stati denunciati. Nei giorni scorsi, i vigili urbani, agli ordini del comandante Vincenzo Miccoli, hanno abbassato le saracinesche ad un negozio, il cui gestore avrebbe venduto mascherine non conformi ai requisiti sanitari. Pure lui è stato deferito in Procura.

Nel complesso, gli agenti della Polizia municipale, negli ultimi 9 giorni, hanno controllato 2289 persone, 24 delle quali denunciate per violazione del decreto  della Presidenza del Consiglio. “Continua incessante il lavoro della Municipale.  Anche ieri – spiega l’assessore alla Polizia municipale, Andrea Buccheri – sono stati effettuati tantissimi controlli, ben 508, ed oggi gli stessi sono stati ripetuti presso il mercato  ortofrutticolo per verificare il rispetto del divieto sugli assembramenti. Alla cittadinanza chiediamo di rispettare le regole, di uscire solo per comprovati ed urgenti  motivi: solo così sconfiggeremo questo nemico invisibile. E’ un messaggio che purtroppo continua a non essere compreso da qualcuno: basti pensare che oggi la Municipale ha segnalato all’Autorità giudiziaria alcuni avventori di bar presso stazioni di servizio che ne usufruivano senza comprovati motivi, ma solo per il gusto di recarvisi ”.

Accanto a questa attività anche quella del controllo e dell’identificazione ai tre varchi della stazione ferroviaria per i treni provenienti da Roma. Ieri sera sono arrivati solo 4 passeggeri, una di questa è la donna rumena che sarebbe dovuta rimanere in isolamento, a Palermo, ma che ha preferito recarsi a Siracusa.