Una barca con a bordo 57 migranti di nazionalità diverse è in avvicinamento nella zona di mare di Marzamemi. Le forze dell’ordine sono già arrivate al porto, ci sono le pattuglie della polizia e dei carabinieri, pronti a creare un cordone sanitario.  Il nodo resta, come sempre, la verifica delle condizioni mediche da parte degli stranieri ma gli arrivi sulle coste siciliane si fanno sempre più fitti. E’ in corso, nella sede della Prefettura di Siracusa, un vertice per stabilire le modalità di azione.

Questa notte a Lampedusa sono arrivati 16  barchini con a bordo oltre 260 tunisini. Alcuni sono stati soccorsi dalle motovedette, altri sono arrivati sulla spiaggia della Guitgia e a Cala Madonna.

Un gruppetto di migranti, subito dopo l’approdo sulla terraferma, è stato bloccato lungo via Roma, il corso principale dell’isola. Sui barchini c’erano da un minimo di 7 persone a un massimo di 25 persone. Fra gli sbarcati anche molti minorenni. Tutti i migranti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola, dove ci sono poco meno di 700 persone. Dalla struttura d’accoglienza dovrebbero essere trasferiti sulla nave quarantena Azzurra che è ancora in rada davanti a Lampedusa. Per un altro centinaio di extracomunitari ieri sera è arrivato l’esito negativo ai tamponi Covid 19. Frattanto, altri quattro casi di positività al Covid-19 sono stati riscontrati tra i migranti presenti nell’hotspot di Pozzallo, nel Ragusano.

E’ ancora caldo il tema dell’ordinanza del presidente della Regione sullo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza sospesa dal Tar.  Il governatore Nello Musumeci non intende fare un solo passo indietro e questa mattina su facebook rimarca quelle che ritiene le sue buone ragioni sottolineando come sia crscente il fronte di colori i quali cominciano a convincersene.

“In queste ore tantissimi intellettuali e giuristi di ogni area mi stanno esprimendo il loro sostegno. E si fa strada – scrive Musumeci – sempre più la consapevolezza che il diritto alla salute e la dignità della persona non possono essere negoziabili”.