Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al termine di una perquisizione in una palazzina in viale dei Comuni, nella zona nord della città, hanno rinvenuto sulla terrazza una bomba artigianale, del peso di circa mezzo chilo.
Contestualmente, all’interno di un appartamento è stata rintracciata una pistola lanciarazzi clandestina, calibro 22, nella disponibilità dell’inquilino, un uomo di 58 anni, che è stato arrestato per detenzione abusiva di arma.
Nell’ambito dello stesso controllo, gli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, hanno denunciato due giovani, rispettivamente di 21 e di 23 anni, per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo la ricostruzione della polizia, i due, dopo essere entrati in un condominio in viale dei Comuni avrebbero prelevato qualcosa da una cassetta delle lettere. Gli agenti hanno rintracciato nella buca delle lettere, 5 dosi di hashish, 5 dosi di cocaina: addosso al ventitreenne, c’erano 270 euro in contanti mentre l’altro aveva nella sua disponibilità 35 euro, possibili introiti dell’attività di spaccio.
Le attenzioni della polizia sono concentrate sull’ordigno scovato su quella terrazza: il sospetto è che sarebbe dovuto essere usato per un’altra intimidazione ai danni di un’attività commerciale. Resta da capire chi ne avesse la disponibilità, magari uno dei residenti dello stabile ma non è escluso che quel posto fosse solo una sorta di “magazzino” per un gruppo di persone, specializzato negli attentati.
A Siracusa, nelle ultime settimane, sono stati lanciati tre avvertimenti con l’esplosione di ordigni ai danni di un bar in viale Santa Panagia, di un negozio di fiori in viale dei Comuni, dove è stata scovata la bomba, e di un pub in via Filisto. Precedentemente, una tabaccheria in via Piave, nel quartiere della Borgata, aveva subito ingenti danni a seguito della deflagrazione di una bomba carta.
Due giorni fa, a Siracusa, è arrivata la Commissione regionale parlamentare antimafia, presieduta da Claudio Fava, per incontrare il prefetto e le forze dell’ordine a seguito di questa catena di intimidazioni.