• Bombe carta contro le attività commerciali a Siracusa
  • Vertice alla Prefettura della città con la partecipazione della Commissione parlamentare regionale antimafia
  • Il presidente della Commissione Claudio Fava: “L’associazionismo antiracket ha perso smalto”
  • Si registra un calo di denunce da parte delle vittime

Le bombe contro le attività commerciali di Siracusa sono legate in parte a fenomeni mafiosi in parte a dissidi privati. È quanto emerso al termine del vertice in Prefettura tra i componenti della Commissione parlamentare regionale antimafia, rappresentata dal presidente, Claudio Fava e dai deputati Rossana Cannata e Stefano Zito, ed i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Bombe carta ai danni di attività commerciali a Siracusa

Nelle settimane scorse si sono verificate delle intimidazioni culminate con l’esplosione di bombe carta ai danni di 4 attività commerciali di Siracusa.

Calo di denunce, “l’associazionismo antiracket ha perso smalto”

Sulla recrudescenza del fenomeno pesa anche un calo di denunce. “L’associazionismo antiracket – ha detto il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava – ha perso smalto, inoltre si registrano poche denunce da parte delle vittime. Occorre, a questo punto, recuperare un rapporto di fiducia con le istituzioni”.

Il rischio di infiltrazione mafiosa sulla spesa pubblica in Sicilia

E mentre si guarda alla ripresa del tessuto economico dopo la pandemia, Claudio Fava ha denunciato l’interesse della criminalità ad accaparrarsi i finanziamenti pubblici.
In Sicilia, per Fava, “La spesa pubblica che sarà incrementata con i fondi del Pnnr è a rischio di infiltrazione mafiosa”.
Fava ha spiegato: “La mafia fa poco clamore per farsi soggetto imprenditore, capace di produrre profitti. Infatti, ci sono inchieste a Catania, Trapani, Palermo e Siracusa che ci danno preoccupazione ma al tempo stesso dimostrano l’attenzione delle istituzioni”.

La necessaria sinergia tra le forze dell’ordine e le istituzioni

Il presidente della commissione regionale antimafia ha poi espresso apprezzamento per l’operato della Prefettura di Siracusa. Ha infatti osservato: “Proprio in questa Prefettura, a Siracusa, ho ritrovato un fatto estremamente positivo: la sinergia tra le forze dell’ordine e le Istituzioni. La capacità di intercettare le infiltrazioni criminali, come avvenuto con la Tech srl”. Il riferimento è a una azienda di rifiuti che aveva vinto l’appalto del Comune di Siracusa poi revocato  a seguito dell’interdettiva della Prefettura.

“Lo Stato è presente con tutta la sua determinazione e dunque non bisogna pagare ma denunciare perché così si è veramente liberi e si può contrastare con efficacia l’azione della criminalità organizzata” ha dichiarato la deputata regionale Rossana Cannata.

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