- Problemi di sicurezza negli edifici di edilizia popolare di Priolo
- Pilastri ed impianti elettrici danneggiati
- La denuncia degli assegnatari a Striscia la Notizia
- L’assessore regionale alle Infrastrutture promette una gara d’appalto
E’ allarme sicurezza per 80 famiglie che vivono nelle palazzine di edilizia popolare a Priolo Gargallo, nel Siracusano. I pilastri sono malandati, l’impianto elettrico è danneggiato e le condizioni degli appartamenti sono precari, come denunciato dagli stessi assegnatari, la cui storia, raccontata da Stefania Petyx è finita nella puntata di ieri sera di Striscia la Notizia, la trasmissione di Canale 5.
La denuncia delle famiglie
Le famiglie pagano un canone mensile di 50 euro ma da tempo hanno manifestato i loro disagi all’Istituto autonomo case popolari di Siracusa solo che, fino ad oggi, non hanno ottenuto risposte. Insieme agli assegnatari anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ma la mediazione del primo cittadino non è ancora servita per risolvere il problema.
Porte chiuse all’Iacp
L’inviata di Striscia si è poi recata nella sede dell’Iacp di Siracusa senza, però, avere la possibilità di essere ricevuta, per cui della questione è stato investito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Progetto e gara d’appalto
“Chiediamo all’Iacp di Siracusa – ha detto il rappresentante della giunta del Governo del presidente, Nello Musumeci – di presentare un progetto ed a quel punto indiremo una gara d’appalto”
Soldi per l’edilizia popolare a Siracusa
Tra i 21 milioni assegnati dalla Regione a Siracusa, quasi un terzo di essi, circa 5,8 milioni sono stati dirottati per la costruzione di alloggi popolari in città. E saranno realizzati nel corpo di un istituto religioso, di proprietà comunale, che ospitava la casa di riposo Madonna delle Grazie, in via Grottasanta. La trasformazione di questo stabile, che diventerà un housing sociale, è il frutto della collaborazione tra il Comune di Siracusa, l’Istituto autonomo case popolari e l’associazione nazionale costruttori edili.
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