• Crescono i casi di dissenteria ad Avola
  • La testimonianza di una famiglia che svela i malori dopo una cena in un ristorante
  • L’opposizione ha chiesto all’amministrazione l’accesso agli atti sulle analisi

Continuano a crescere le segnalazioni sui casi di dissenteria ad Avola. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di tre famiglie che, dopo una cena in un ristorante della città, si sono sentite male.

La testimonianza, “siamo stati male”

“Io con mio marito e mio figlio – racconta una lettrice di BlogSicilia –  di 11 anni e altre due coppie di amici con figli di cui il più piccolo ha 3 anni, abbiamo cenato in questo ristorante sabato 21 agosto. L’indomani abbiamo avuto tutti la dissenteria, in più il personale tutto non usa la mascherina. Se leggete le recensioni noterete che non siamo stati gli unici a stare male. Appena mi sarà possibile, informerò anche i carabinieri per un controllo”.

Il caso dell’acqua torbida

In questi giorni, ad Avola, è esploso il problema dell’acqua torbida, al punto che l’amministrazione ha imposto il divieto di consumo su tutta la città, salvo poi revocarla in poco meno di 24 ore, a seguito delle analisi di un laboratorio privato, i cui tecnici, secondo quanto riferito dal sindaco Luca Cannata, hanno  escluso presenza di batteri fecali. Le restrizioni sul consumo idrico valgono ancora su poche zone di Avola ma l’esplosione dei casi di dissenteria hanno fatto sorgere molti dubbi alla popolazione.

Il sindaco esclude legame tra dissenteria ed acqua

In merito ad un ipoteco legame tra l’acqua torbida e la dissenteria, il sindaco l’ha escluso. “Esiste in provincia l’epidemia – ha spiegato nei giorni scorsi il sindaco di Avola, Luca Cannata – da rotavirus che sta colpendo piccoli ed adulti di tutti i comuni come confermato dal primario di pediatria, di medicina e del Pronto soccorso dell’ospedale di Avola”.

Richiesta di accesso agli atti dell’opposizione

Sull’esito delle analisi, eseguite dal laboratorio privato, i rappresentanti dell’opposizione, Gabriele Rossitto, Francesco Tardonato, Antonino Amato, Nuccio Inturri, Tony Sano, hanno incontrato un funzionario del  Comune, Bruno Ventura, chiedendo di poter esaminare la documentazione.