• Sull’acqua torbida ad Avola chiesto l’intervento della Procura
  • Il sindaco esclude casi di dissenteria con la situazione della rete idrica
  • La protesta dei residenti che hanno diffuso foto ritraenti il colore dell’acqua

Ha chiesto l’intervento della Procura Corrado Loreto, leader di Idee per la città, in merito all’acqua torbida ad Avola che ha costretto, nelle ore scorse, il vicesindaco a firmare una ordinanza che vieta il consumo idrico. “Chiedo  di denunciare subito agli organi di competenza, alla Procura, agli uffici preposti, in modo da  verificare in maniera tempestiva la causa dell’inquinamento dell’acqua nelle condotte (vasche, sorgente ecc..)”attacca l’esponente politico.

Caos per commerciante e famiglie

Secondo Loreto, “la situazione è gravissima” per cui occorre  “capire come si devono comportare non solo i cittadini ma le attività che ne fanno uso per cucinare e somministrare bevande. Vogliamo dei documenti che certificano la possibilità di usare l’acqua senza conseguenze di salute. Le critiche possono attendere”.

I casi di dissenteria

Contestualmente, ad Avola si stanno verificando diversi casi di dissenteria che stanno preoccupando, e non poco, la popolazione. Il sindaco, Luca Cannata, esclude legami con il consumo idrico e sfodera una consulenza medica.

“Non ci sono legami con l’acqua”

“Esiste in questo periodo – spiega il sindaco di Avola, Luca Cannata –  una epidemia dovuta al “rotavirus” che colpisce soprattutto i bambini e provoca malori di stomaco e dissenteria. Il primario di pediatria di Avola mi ha spiegato oggi che in questi giorni che tanti bambini della provincia stanno soffrendo ciò ovvero di Floridia, Siracusa. Dunque il “rotavirus” non c’entra con l’acqua di Avola”.

I controlli sui pozzi

Gli esperti, in merito alla situazione dell’acqua, hanno alcune ipotesi, come spiega lo stesso sindaco, che ieri ha escluso la presenza di batteri coliformi, cioè reflui. “Pensiamo che il problema -spiega a BlogSicilia il sindaco di Avola, Luca Cannata – possa essere in uno dei pozzi, per cui, a causa della siccità, nella rete sta entrando acqua sporca. E’ solo una ipotesi che stiamo verificando ma intendiamo compiere dei controlli su tutta la rete, da qui la decisione di imporre il divieto di consumo”.

La protesta sui social

La protesta dei residenti monta anche sui social, alcuni, per far comprendere la gravità della situazione, hanno scattato delle foto per testimoniare il colore dell’acqua, per nulla cristallino. “E questa è l’acqua inquinata del paese di Avola, l’avevo presa per metterla alle piante, ma non è stato possibile” scrive una donna.