Da domani tornerà nuovamente transitabile dai mezzi il lungomare Vittorini. Lo prevede un’ordinanza emessa oggi dal settore Trasporti e diritto alla mobilità, che revoca il provvedimento del 9 marzo con il quale si chiudeva il tratto interessato dai lavori per il ripristino della strada ceduta a causa dell’erosione del mare.

Restringimento della strada

“Cessata la situazione di pericolo, l’ordinanza riattiva i normali sensi di marcia della zona ma prevede un restringimento parziale del lungomare Vittorini per consentire la prosecuzione dell’intervento, che dovrebbe essere completato entro pochi giorni” spiegano dal Comune di Siracusa.

Le paratie per bloccare l’azione del mare

I tecnici incaricati dal Comune di Siracusa per risolvere il problema del cedimento  hanno sistemato nei giorni scorsi delle paratie per bloccare l’avanzata del mare. In questo modo, stando alla tesi dell’amministrazione di Palazzo Vermexio, la barriera in cemento impedirà le infiltrazioni che hanno causato l’erosione.

Altro cedimento in Ortigia

Dopo il cedimento di un tratto di strada sul Lungomare Vittorini, per via dell’erosione del mare, lo stesso fenomeno sarebbe all’origine del danneggiamento della base delle ringhiere che si affacciano sulla spiaggetta della Marina, anch’essa in Ortigia, il centro storico di Siracusa.

La segnalazione al Comune

Il Comitato attivisti Siracusa, che ha prodotto una documentazione fotografica e video, ha inviato la segnalazione al Comune di Siracusa, alla Polizia municipale ed alla Sovrintendenza: “Occorre un lavoro di consolidamento delle fondazione, con la presente facciamo segnalazione per le opportune verifiche”.

Tante persone transitano in questa zona

In questa zona, passeggiano numerose persone, specie nel fine settimana, tra cui turisti, che, spesso si godono la vista del Porto grande poggiandosi su quelle ringhiere, che risalgono fino al Lungomare Alfeo, uno dei luoghi più suggestivi di Ortigia.

Le cause di questi fenomeni

Secondo quanto sostenuto da Ilaria Falconi, tecnologa di ricerca di terzo livello al CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ll’rosione della costa è il risultato diretto ed indiretto delle alterazioni del ciclo dei sedimenti determinate da cause naturali ed antropiche.

I fattori naturali

“I fattori naturali, causa d’erosione, hanno – spiega Falconi – un ruolo significativamente predominante nel lungo periodo, e quelli più influenti sono i venti e le tempeste, le correnti in prossimità delle spiagge, l’innalzamento del livello del mare, la subsidenza del suolo e l’apporto dei fiumi al mare.

Fattori antropici

“I fattori antropici includono l’utilizzazione della fascia costiera con la realizzazione di infrastrutture ed opere per insediamenti abitativi, industriali e ricreativi; la pulizia della spiaggia con mezzi meccanici; lo scalzamento e la distruzione della duna; gli stessi interventi di difesa della costa; la regimazione dei corsi d’acqua e l’estrazione di inerti dai fiumi da utilizzare nell’edilizia” aggiunge l’esperta.