• Un cetaceo si è spiaggiato a Marina di Priolo
  • Ucciso da una rete da pesca
  • Una specie che è in pericolo

Un cetaceo, probabilmente un Tursiope, appartenente alla famiglia dei delfinidi,  si è spiaggiato stamane a Marina di Priolo, nel Siracusano. Ne dà notizia Fabio Cilea,  direttore della Riserva Naturale Orientata “Saline di Priolo”.

“Ucciso da una rete”

“Ogni giorno lavoriamo, lottiamo  per la natura e per la sua salvaguardia, poi, basta un nulla, perché tutti i nostri sforzi appaiano nulli. Tursiope (?) adulto di circa 2m spiaggiato a Marina di Priolo a seguito di una rete da pesca che lo ha avvolto fino alla morte” spiega Cilea.

Dove vive il Tursiope

Secondo quanto riportato dall’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, quella del Tursiope “è una specie cosmopolita distribuita sia in zone tropicali che temperate di tutto il globo. E’ presente in tutto il Mediterraneo ed in Italia sono comuni gli avvistamenti lungo le coste, anche in zone impattate antropicamente. Il tursiope presente nel Mediterraneo sembra sia geneticamente differente dalle popolazioni atlantiche. Nel Mar Adriatico il numero di animali ha subito un declino negli ultimi decenni. In Sicilia la specie si riscontra lungo tutto la costa. Numerosi sono gli avvistamenti nelle aree più studiate come Lampedusa, le Isole Eolie e lo Stretto di Messina”.

Le minacce alla specie

“Le principali pressioni per il tursiope – come svelano dall’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale  sono costituite dalle catture accidentali con attrezzi da pesca (F02) sia per piccola pesca sia per strascico; la specie interagisce anche con gli impianti di acquacoltura intorno ai quali trova pesci da cacciare. In generale le sue caratteristiche ecologiche e comportamentali lo mettono a rischio nelle aree costiere sia per una riduzione generale delle prede (J03), sia per l’inquinamento delle acque marine, sia per gli sport nautici a motore (G01)”.