Dopo 44 giorni l’Ufficio elettorale centrale, con a capo il presidente del Tribunale Antonio Maiorana, ha completato le verifiche e proclamato, nell’aula Elio Vittorini di Palazzo Vermexio i 32 consiglieri comunali. Entro 15 giorni l’Ufficio del consiglio comunale convocherà la prima seduta. Gli eletti sono Vincenzo Pantano, Laura Spataro, Francesco Zappalà per #Fuori Sistema per Siracusa; Michele Buonomo e Salvatore Costantino Muccio per Siracusa 2023; Ezechia Reale, Michele Mangiafico, Curzio Lo Curzio, Simone Ricupero, Concetta Vinci per Progetto Siracusa; Sergio Bonafede, Pippo Impallomeni, Chiara Catera, Tonino Trimarchi per Cantiere Siracusa Evoluzione Civica; Gaetano Favara e Carlos Torres per Amo Siracusa; Giovanni Boscarino, Federica Barbagallo, Alessandro Di Mauro, Ferdinando Messina per Forza Italia; Fabio Alota, Salvatore Castagnino e Mauro Basile per Siracusa Protagonista con Vinciullo; Carlo Gradenigo, Giuseppe Ansaldi per Lealtà e Condivisione per Siracusa; Roberto Trigilio, Moena Scala, Francesco Burgio, Chiara Ficara, Silvia Russoniello per il Movimento 5 stelle; e Pamela La Mesa e Andrea Buccheri per Siracusa Futura Pd.

“Dalla lettura dei verbali delle sezioni elettorali e dai conteggi ufficiali mancano i voti di più di due mila elettori (cioè un numero di voti che da solo supera il risultato di otto liste presenti nella competizione)”. Ad affermarlo è Ezechia Paolo Reale, consigliere comunale di Progetto Siracusa, candidato a sindaco sconfitto al ballottaggio dello scorso 24 giugno, che ha preannunciato un esposto alla Procura della Repubblica e ha dato mandato ad un legale di impugnare i risultati elettorali.

“Circa 150 voti sono stati conteggiati in tre sezioni nonostante non ci fossero i relativi elettori (ad es. attribuiti 859 voti complessivi in una sezione dove hanno votato solo 768 persone) – aggiunge – Vi sono poi altre numerose e gravi anomalie, tra le quali l’abnorme numero di schede annullate pari ad oltre 2.300”. Secondo Reale “qualcuno, investito di funzioni pubbliche, ha tentato di nascondere le anomalie contenute nei verbali di scrutinio e ci sarebbe anche riuscito se non avessi deciso, anche in seguito alle numerose segnalazioni di candidati della mia coalizione ai quali non era stato attribuito neppure il voto loro o dei loro più stretti congiunti, di esaminare direttamente le copie dei verbali”.