“Ho la sensazione che quando la politica parla comunicazione pensi più alla propaganda che a informare i cittadini. Non è un caso che siano tutti alla ricerca di comunicatori bravi con i social e, stranamente, non di giornalisti addetti stampa”.

Lo afferma il presidente regionale del Gus, gruppo uffici stampa, e componente della giunta regionale di Assostampa, il sindacato dei giornalisti, Francesco Di Parenti, in merito alla situazione degli uffici stampa nei Comuni dell’isola.

Il caso Pachino

A Pachino, nel Siracusano, il neo sindaco, Carmela Petrolito ha deciso di nominare un portavoce, iscritto all’ordine dei giornalisti, ma l’incarico sarà a titolo gratuito mentre la giunta si è aumentata lo stipendio.

“Questa maniera di agire dei sindaci è singolare e, purtroppo, molto diffusa. L’Assostampa e il Gus sono sempre stati pubblicamente contrari agli incarichi gratuiti, senza contare che per i colleghi che li accettano, specie in una fase di grave crisi economica del settore, si pone un problema deontologico che l’Ordine farebbe bene a evidenziare”  spiega il presidente regionale del Gus Sicilia.

“Sindaci vogliono informare senza costi”

Nel Siracusano, solo il Comune di Siracusa ha in organico dei giornalisti, assunti con un concorso. A Rosolini, il ruolo di ufficio stampa è nella pianta organica ma attualmente scoperto dopo il pensionamento di un giornalista.

“I sindaci hanno finalmente scoperto – dice il presidente regionale del Gus  l’importanza di informare i cittadini sull’attività amministrativa, ma non comprendiamo perché pensano di poterlo fare senza costi. Mancano i soldi? Allora, invece di trovare scorciatoie, facciamo una battaglia comune, Anci, Fnsi e Assostampa, per fare destinare dallo Stato e dalla Regione le risorse necessarie ad assumere giornalisti e comunicatori”.

Propaganda e social

Uno delle questioni più calde è certamente è l’uso dei social che diventano per gli amministratori un strumento di propaganda e poco di informazione.

“La prima preoccupazione – dice Di Parenti – delle istituzioni, se vogliono essere davvero trasparenti, deve essere quella di informare i cittadini sull’attività amministrativa in maniera seria e professionale, competenze che posso assicurare solo i giornalisti. Le modalità di comunicazione e la scelta dei social media vengono dopo”.

“Un giornalista al passo coi tempi è certamente un buon comunicatore, mentre non è scontato che un conoscitore dei social sia capace di comunicare il contenuto di un atto amministrativo in maniera oggettiva ed efficace per i cittadini” conclude il presidente regionale del Gus.