“Adesso e finalmente la querelle è diventata politica, infatti la conferenza stampa del sindaco di questa mattina tira la palla nel campo della politica e apre di fatto la sua campagna elettorale”.

Lo ha detto Peppe Patti, ex presidente del Wwf, esponente del Pd, autore dell’esposto in Procura sulle autorizzazioni rilasciate per ospitare i 12 concerti al Teatro greco di Siracusa, che è intervenuto su quanto detto stamane dal sindaco di Siracusa. Italia, nella conferenza stampa al Comune, ha sostanzialmente affermato che non vi sarà alcun passo indietro sugli spettacoli musicali, in quanto non vi sono indicazioni contrarie da parte della Regione.

Sindaco non è proprietario del Teatro greco”

“Il sindaco non ha nessuna titolarità sull’utilizzo del teatro greco, né sulla gestione dello stesso men che meno della tutela. Insomma non può disporre del bene. Invece interviene solo a tutela della società Punto e Capo che organizza i concerti e non vuole siti alternativi al teatro perché ha bisogno di una capienza di quasi 6.000 posti, perchè pur non avendo nessuna concessione sull’utilizzo del teatro ha iniziato lo sbilgliettamento, mettendo di fatto il carro davanti ai buoi. Il Sindaco oggi ha scambiato il suo con il ruolo di promoter pubblicitario della società organizzatrice” attacca Peppe Patti.

Che aggiunge. “Se le notizie che sono filtrate in queste ultime 24 ore sono vere, se è vero che l’ente Parco Archeologico ha dato mandato ad un tecnico di approntare un progetto per l’utilizzo dell’Ara, l’ingerenza del Sindaco è gravissima.

“Profilo di procurato allarme” sostiene Granata

“Da un punto di vista materiale posso dire che il teatro greco non è né cariato né spezzato” dice l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata. In merito agli esposti c’è anche un profilo di procurato allarme nell’affermare alcune cose che scientificamente non sono vere, così come non è vero che l’impalcatura può produrre danni materiali o che i decibel hanno causato dei danni. Questa è la realtà oggettiva”