E’ stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione un operaio di 39 anni, Danilo Rugani, accusato di aver sparato alle gambe il suo vicino nell’androne di una palazzina in via Ramacca, nella zona di viale Santa Panagia, area nord di Siracusa. La vittima dell’agguato è un ambulante, con precedenti penali, che era appena rientrato dal lavoro.

La sentenza del gup

La sentenza per lesioni gravi e detenzione di arma è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, al termine del processo in primo grado che si è celebrato con il rito abbreviato. Il pm della Procura di Siracusa, Francesca Eva, si era espressa per una condanna a 3 anni dell’imputato, difeso dall’avvocato Junio Celesti.

La confessione

“Sono dispiaciuto per quello che ho fatto ma non sopportavo l’idea che quell’uomo fuorviasse i miei figli” aveva detto l’operaio nelle ore successive al suo arresto compiuto dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa.

Il movente

Il 39enne, temendo che i figli rimanessero risucchiati nel mondo della droga per via di quel vicino, un 53enne, con precedenti penali, arrestato nel giugno del 2020 per possesso di stupefacenti, avrebbe preso quella drammatica decisione.

In effetti, nel giorno in cui l’ambulante venne fermato le forze dell’ordine entrarono in casa sua dove fu trovato uno dei figlio di Rugani, un ragazzino di 14 anni. E quando, l’operaio premette il grilletto della pistola nella sua disponibilità avrebbe chiamato per nome la vittima per poi dirgli: “Tu sai perché, questo è per i miei figli”.

L’arma

Dopo aver fatto fuoco, scappò in sella ad uno scooter, Honda Sh: avrebbe indossato un cappellino, una tuta di colore scuro ed uno smanicato, come emerso dalle immagini delle telecamere di sicurezza estrapolate dalla polizia per rintracciare ed identificare il responsabile che aveva lasciato il ciclomotore alla sorella. Il mezzo venne trovato dagli inquirenti, che eseguirono un tampon kit sullo scooter e sugli indumenti del trentottenne.