Sono stati chiusi per sanificazione i reparti di Medicina, Geriatria e Stroke Unit dell’ospedale Umberto I di Siracusa ed allo stesso tempo è stata disposta la quarantena per il personale. E’ quanto emerge in una circolare della Sues 118 Catania-Siracusa-Ragusa nella disponibilità dell’ospedale Cannizzaro di Catania e dell’Asp di Siracusa. Il contagio da Covid19 ha, dunque, costretto l’azienda sanitaria di Siracusa a prendere questa decisione dopo la striscia di infezioni che ha interessato pazienti e personale sanitario.

Un provvedimento destinato a far discutere, per l’ennesima volta, della sicurezza nella struttura sanitaria,  dove si sono registrati tanti casi positivi in diversi reparti, a cominciare da Cardiologia, Pronto soccorso, Oncologia, fino a coinvolgere gli altri. La catena di contagi è al centro di uno scontro durissimo tra la direzione dell’Asp ed in sindacati, Cisl e Cgil, con quest’ultima autrice di un esposto in Procura per denunciare la gestione dell’emergenza sanitaria da parte dell’azienda, guidata dal direttore generale Salvatore Lucio Ficarra e del direttore sanitario Anselmo Madeddu. Fino ad ora, le polemiche, che sono arrivate a Palermo, sul tavolo del presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, hanno prodotto la sostituzione del direttore del presidio ospedaliero Umberto I-Rizza Giuseppe D’Aquila con un team composto da tre medici.

In mezzo a tutto questo, ci sono le inchieste della Procura, tra cui quella sulla morte del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, l’istituzione da parte della Regione di una commissione di inchiesta sul decesso dello stesso Rizzuto, e la richiesta di rimozione dei vertici Asp del gruppo parlamentare all’Ars del Pd.

Sulla vicenda è intervenuto il segretario provinciale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi, che torna a chiedere la rimozione dei vertici dell’Asp di Siracusa. “Ma quanto deve durare – dice Alosi – ancora questo drammatico teatrino sulla sanità siracusana? il disastro sanitario che si sta consumando sotto gli occhi attoniti di tutti noi va fermato, subito! Basta con le polemiche inutili di chi continua a girarsi dall’altra parte. Basta con tentativi raffazzonati di agguantare una situazione che rischia di essere sempre più fuori controllo. La direzione generale e sanitaria dell’Asp faccia un passo indietro in nome di un residuo di lealtà e di dignità dovuto a tutta la nostra comunità. Sfuggire a questa responsabilità, come accaduto fino adesso, accresce soltanto il clima già pesante di incredulità e sgomento”.

“Alla luce di quanto sopra, in un contesto – dice Alosi –  di massima emergenza nel quale il tempo non è una variabile neutra, ancora una volta sollecitiamo con forza la Direzione Strategica dell’ASP a dare immediato corso alle direttive già impartite dall’Assessore Regionale alla Sanità al fine di insediare un’autorevole Cabina di Regia permanente di monitoraggio e di informazione in cui si possa esercitare, accanto a quella doverosa delle istituzioni, la responsabilità dei cittadini e delle forze sociali di rappresentanza. Persistere nella volontà di non farlo è un errore strategico che appesantisce pericolosamente la fragilità sociale del territorio e rischia di non centrare l’obiettivo.

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