Oltre 850 pacchi spesa sono stati consegnati dai volontari della Protezione civile a nuclei familiari di Siracusa che avevano fatto richiesta attraverso la Caritas Diocesana. Inoltre, sono stati gli stessi volontari a svolgere il servizio di consegna a domicilio del farmaci per quanti si trovano nell’impossibilità di muoversi da casa. “L’amministrazione comunale, nello scorso mese di dicembre, aveva istituito un fondo nella rubrica Solidarietà sociale di circa 28 mila euro da destinare, attraverso un protocollo con la Caritas, al sostegno abitativo e alle necessità primarie dei cittadini” fanno sapere dal Comune di Siracusa.

Frattanto, la Caritas rilancia l’appello per la ricerca di volontari e cuochi  per la mensa dei poveri nei locali di Ortigia. E lo fa con il direttore della Caritas Diocesiana, Marco Tarascio.  “Necessitiamo di volontari, specialmente cuochi, al fine di garantire i servizi essenziali di somministrazione e consegna  pasti a persone senza dimora o in condizione di estrema difficoltà presso la mensa di via Nome di Gesù, nel centro  storico di Ortigia” spiega don Marco Tarascio.

“Siamo consapevoli che si tratta di settimane difficili, che mettono – dice don Marco Tarascio –  a dura prova la nostra comunità. Nella  consapevolezza della delicatezza della crisi che ci ha sorpreso è chiesta responsabilità e solidarietà assumendo con  serietà le limitazioni ed i sacrifici necessari – continua il direttore della Caritas -. L’auspicio è che con l’impegno congiunto di tutti si possa superare questo periodo di crisi, portando la testimonianza della carità nei cuori delle persone, vincendo comprensibili paure, cercando di essere, nel rispetto delle disposizioni, fermento per un forte rinnovato impegno di carità. In un periodo così complesso e repentinamente soggetto a mutamenti – continua don Marco – la Caritas Diocesana di Siracusa continua a lavorare per far si che le distanze imposte dai decreti disposizioni ministeriali non rappresentino un ostacolo insormontabile ma una preziosa opportunità per riflettere e reinventare il nostro modo di essere e fare Caritas poiché Caritas Chirsti urge nos”.