• Contagio in due classi di un istituto superiore a Palazzolo Acreide che ospita tre licei
  • Il dirigente scolastico ha annunciato la sospensione delle lezioni in presenza
  • Palazzolo Acreide non è più Comune Covid free

Lezioni in presenza sospese in una scuola, a Palazzolo Acreide, nel Siracusano, che ospita i licei Classico, delle Scienze umane e Linguistico. La comunicazione è arrivata dal dirigente scolastico dopo la notizia della diffusione del contagio in due classi.

La circolare

“Su indicazione dell’Asp si comunica che le classi V^ del liceo delle Scienze umane e la V^ liceo classico sono stati posti in quarantena. Nelle quinte e nelle rimanenti classi dei plessi in oggetto a partire giovedì sono sospese tutte le attività di didattica in presenza. Gli studenti e i docenti continueranno l’attività didattica in Dad”  si legge nella circolare.

Addio Covid free a Palazzolo

Per qualche giorno, Palazzolo è stato Covid free ma nella serata di ieri il sindaco, Salvatore Gallo, ha annunciato il ritorno dell’incubo. “Abbiamo 4 casi di persone positive – ha detto il sindaco nel suo videomessaggio – ma ce ne potrebbero essere degli altri. Dobbiamo stare attenti e rispettare le regole: il fatto che la Sicilia sia diventata zona gialla non vuol dire fare quello che ci pare. Ne vale della nostra salute”.

Vaccini in Sicilia

I dati settimanali della Fondazione Gimbe di Bologna, diretta da Nino Cartabellotta, rilevati dall’11 al 16 febbraio, collocano la Sicilia all’undicesimo posto tra le regioni per quanto riguarda la popolazione che ha completato il ciclo delle vaccinazioni: 2,07%, rispetto a una media nazionale del 2,18%. L’Isola è preceduta dal Molise e seguita dal Lazio.

La Sicilia frena sui vaccini

Dati che segnano una frenata importante rispetto alla rilevazione di fine dicembre e inizio gennaio quando la Sicilia era in testa alle vaccinazioni. La classifica vede in testa la provincia autonoma di Bolzano con il 4,15% e si chiude con la Calabria, ferma all’1,46%. Le dosi somministrate sono state destinate per il 69% agli operatori sanitari, il 24% a personale non sanitario, il 7% a ospiti delle Rsa.