• Balzo dei contagi a Siracusa
  • Si avvicina la soglia della zona rossa
  • Sicilia verso la chiusura

In due giorni, dal 12 al 14 aprile, nella città di Siracusa si è registrato un notevole balzo di contagi. Settanta in tutto, da 267 casi a 337: un dato che suona come un campanello di allarme per la situazione sanitaria nel capoluogo perché all’orizzonte c’è la zona rossa. I numeri del 14 aprile, se fossero spalmati per una intera settimana, porterebbero la città verso una chiusura, come già avvenuto nelle scorse ore a Lentini e Carlentini.

Dati allarmanti

La soglia per la zona rossa a Siracusa è di 300 positivi e la si deduce dai parametri fissati dal Governo: 250 per 100 mila abitanti. Moltiplicando 250 per il numero della popolazione, 120 mila abitanti a Siracusa, e dividendo per 100 mila, ecco che salta fuori il tetto massimo di sostenibilità: 300. Lo sforamento è avvenuto ma per il lockdown è necessario che si ripeta per sette giorni, per cui c’è ancora tempo per frenare i contagi.

Sicilia verso la zona rossa

A sparigliare le carte potrebbe essere il presidente della Regione, Nello Musumeci, fortemente tentato di chiudere la Sicilia a partire da domenica 18 aprile e restarci per almeno due settimane per uscirne solo il 2 maggio. Cinque Regioni/PPAA (contro otto della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Si tratta di Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta. Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Tra queste, una Regione (Sardegna), rileva il monitoraggio, ha una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Due Regioni (Sicilia e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

Sono 116 i Comuni in rosso

In Sicilia, un terzo dei comuni è, invece, in zona rossa. Complessivamente sono 116. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato ieri sera l’ordinanza che istituisce nuove aree “blindate” nell’Isola, nei Comuni di: Acireale, in provincia di Catania; Carlentini e Lentini, nel Siracusano; Marianopoli e Resuttano, in provincia di Caltanissetta; Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino. Il provvedimento, entrerà in vigore sabato 17 per cessare l’efficacia mercoledì 28 aprile.