L’impennata dei contagi a Siracusa lo si misura anche dalle file per i tamponi molecolari, nella sede dell’ex Onp, per certificare o meno la positività al Covid19. Una giornata di Santo Stefano trascorsa in macchina per chi ieri si è sottoposto al test ma ci sono altri, invece, che, da giorni, attendono una comunicazione dall’Asp di Siracusa.

La testimonianza

“Ho fatto un tampone rapido, dopo aver avvertito del malessere,  – racconta una testimone a BlogSicilia – risultando positiva nella giornata di martedì. E così, mi sono messa, in modo autonomo in quarantena, comunicandolo alla mia azienda, per cui sto lavorando in smart working. Allo stesso tempo, ho inviato una mail all’Asp di Siracusa, spiegando, nel dettaglio, la mia situazione e chiedendo, nel contempo, di conoscere il giorno in cui potrò sottopormi al tampone molecolare, in modo da certificare la mia positività al Covid19″.

“Attendo una risposta dall’Asp”

“Fino ad ora – racconta la testimone a BlogSicilia – non ho ricevuto alcuna comunicazione, comprendo la situazione, visto che lo scoppio dei contagi sta intasando gli uffici dell’azienda sanitaria ma ormai sono trascorsi diversi giorni, per cui comincerò ad inviare delle nuove mail”.

“Mio marito in ferie forzate”

La testimone mette sul tavolo un’altra questione, tutt’altro che secondaria, cioè la posizione sua e del marito, entrambi in isolamento, con le rispettive aziende.

“Naturalmente – racconta la donna a BlogSicilia – mio marito, non appena il test del tampone rapido ha svelato la mia positività si è messo pure lui in isolamento.  Come ho già spiegato, attendiamo il molecolare in modo che si certifichi ufficialmente la nostra posizione. Questo vuol dire che mio marito – racconta ancora la testimone – sarà costretto a prendersi le ferie per restare in quarantena, perdendo giorni che vorremmo trascorrere in altro modo piuttosto che a casa. Per mia fortuna, la mia impresa mi consente di lavorare da casa”.

(VIDEO TRATTO DA SANTI LO TAURO)

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