Il Comitato di sicurezza finanziaria ha avviato le interlocuzioni con le banche per riaprire il credito alla Lukoil per l’acquisto di petrolio non russo. Lo rende noto il senatore del Pd, il siracusano Antonio Nicita, che, nelle settimane scorse, aveva chiesto l’intervento del Csf per scongiurare il crollo del Petrolchimico di Siracusa, retto dalle due raffinerie Lukoil.

L’embargo alle importazioni dalla Russia

L’azienda italo-svizzera, con partecipazione russa, al momento può solo comprare petrolio dalla Russia ma fino al 5 dicembre perché, in quella data, scatterà l’embargo alle importazioni dal paese di Putin. Contestualmente, le banche hanno chiuso le linee di credito a Lukoil, che non è in grado di acquistare greggio da altri paesi.

Rubinetti chiusi per Lukoil

Con i rubinetti degli istituti bancari chiusi e con l’embargo alle porte, il futuro del Petrolchimico è, dunque, segnato ma la notizia di un’apertura, come annunciato dal senatore del Pd, alla possibilità per il colosso petrolifero di avere liquidità sembra dare un filo di speranza alla zona industriale, che rappresenta oltre il 50% del Pil locale.

Che cosa è il Csf

Il Csf  è un’autorità italiana competente sui temi relativi alle sanzioni in vigore disposte dall’UE e alla legislazione europea in relazione alle misure restrittive di carattere finanziario.

“Nell’imminenza della data di embargo, solo – dice Nicita – un intervento del CSF può eliminare ogni incertezza giuridica circa la compatibilità, con l’attuale impianto sanzionatorio europeo, dell’importazione di petrolio non russo, consentendo alle banche interessate di riprendere l’erogazione delle necessarie linee di credito, al fine di consentire la continuità dell’operatività dell’impianto”.

Le interlocuzioni con le banche

“Ho comunicato oggi al prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – dice Nicita – di aver ricevuto, a seguito delle prime interlocuzioni, la notizia positiva dell’immediata attivazione del CSF e le connesse interlocuzioni con le banche per una soluzione che intanto garantisca la continuità dell’attività dell’impatto, nonché individui ulteriori misuri strutturali di medio-lungo periodo. Con i colleghi della deputazione parlamentare siracusana, con i quali siamo in constante contatto, seguiremo gli sviluppi”