Due donne, dipendenti dell’ex Provincia Regionale, si sono arrampicate in una gru in via Malta a Siracusa per protestare contro il mancato pagamento di cinque mesi di stipendi. Nemmeno l’arrivo del commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Siracusa, Giovanni Arnone ha posto fine alla protesta. Ci sono i vigili del fuoco e gli agenti di polizia.
Ieri si era tenuto un vertice in prefettura sulla drammatica situazione del libero consorzio. Il sindacato Csa nei giorni scorsi aveva incontrato anche l’Assessore Regionale alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, e aveva ribadito che ormai la vicenda è giunta ad un punto di non ritorno e necessita di scelte immediate e la dichiarazione di dissesto appare l’unica strada percorribile.
“E’ necessario mettere un punto fermo e ripartire garantendo i livelli occupazionali dell’ente e della società partecipata diventa per il sindacato Csa l’unico obiettivo da perseguire, evitando, in questo delicato momento, di appesantire la vertenza con l’adozione di modifiche alla dotazione organica ed alla struttura dell’ente in assenza di certezze sulle funzioni e sulle risorse disponibili – dice il segretario regionale Giuseppe Badagliacca -Il CSA pone anche un termine preciso : il 25 luglio si terrà a Palermo un incontro sulla ripartizione delle risorse previste dalla finanziaria (al momento assolutamente insufficienti): a quel tavolo bisognerà presentarsi con la dichiarazione di dissesto in mano. dipendenti chiedono, esauriti i tentativi di salvare l’ente, di staccare la spina e poter ripartire con dignità e spirito di sacrificio, mettendo fine ad una umiliante agonia. Tergiversare farà solo il gioco di chi vuol ancora nascondere le responsabilità di un disastro annunciato”.
Il Prefetto Castaldo, spiegano dal sindacato, ha garantito il proprio intervento anche con l’attivazione di un tavolo tecnico per il costante monitoraggio della situazione e con l’interlocuzione con tutti i soggetti e gli organi competenti anche a livello nazionale.
(foto di repertorio)
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