Fin dal giorno dell’istituzione della zona 30, l’area pedonale, in piazza della Repubblica allo scopo di “proteggere” dalle auto i bambini dell’istituto comprensivo Paolo Orsi sono scoppiate polemiche. Nelle ultime ore, però, è diventato un caso politico che sta creando non pochi imbarazzi dentro il gruppo politico in Consiglio comunale legato al sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

La polemica

Nella giornata di ieri, il consigliere di Insieme, Ivan Scimonelli, che siede tra i banchi dell’opposizione, ha scoperto l’assessore ai Trasporti ed al diritto alla mobilità, Enzo Pantano, in via Ofanto, “pronto a riaprire il tratto di strada per consentire il ritorno al transito delle auto”, mandando all’aria, in questo modo, la zona 30, istituita nell’estate del 2021 dall’amministrazione comunale, guidata da Francesco Italia, il cui assessore alla Mobilità era Maura Fontana.

La scoperta del piano

In pratica, da come la racconta Scimonelli, Pantano sarebbe stato scoperto con le mani nella marmellata, al punto che, secondo la ricostruzione dello stesso esponente di Insieme, gli interventi legati alla riapertura al traffico sarebbero stati sospesi.

Il gruppo del sindaco cade dalle nuvole

Da lì, va in scena un pandemonio politico che scoppia nella seduta di ieri in Consiglio comunale dentro il gruppo consiliare del sindaco, legatissimo alle questioni della mobilità sostenibile, tra cui le piste ciclabile e naturalmente le zone 30. Scimonelli si è rivolto all’amministrazione, “anche se non c’era nessun rappresentante” ed alla stessa aula, “perché rimasse agli atti” per contestare le modalità con cui starebbe per saltare l’area pedonale in via Ofanto. “Come è possibile che un progetto viene redatto dall’oggi al domani sotto silenzio?”.

Il no del delegato del quartiere Neapolis

Il progetto di riapertura al traffico di via Ofanto non piace nemmeno al delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, fedelissimo del sindaco.

“E’ una ordinanza”

“Si tratta di una ordinanza – spiega a BlogSicilia l’assessore Enzo Pantano – del settore Mobilità e come è di tutta evidenza se ne redigono tante, per cui se, per ogni ordinanza, dovessimo consultare il Consiglio ci sarebbe davvero la paralisi. La verità è che sono stati i genitori degli studenti della Paolo Orsi a sollevare un problema di sicurezza in quanto l’ingresso di via Brenta è pericoloso per l’incolumità degli alunni, in quanto transitano numerosi mezzi,  senza contare la presenza dei supermercati che, a loro volta, creano ingorghi giganteschi, specie quando arrivano i camion per scaricare merce”.

“Inoltre, c’è un tratto nei pressi di via Brenta, che si collega ad un’altra strada, che, negli orari di ingresso ed uscita dalla scuola, si riempie di macchine, per cui diventa inaccessibile e pericoloso sotto l’aspetto della sicurezza” spiega Pantano.

Perché riaprire via Ofanto

La soluzione, per evitare questi ingorghi, sarebbe, nelle intenzioni dell’assessore e dei tecnici che lavorano con lui, quella di aprire al transito delle auto via Ofanto, rendendo la circolazione dei veicoli più fluida e senza più tappi.

Lo stop alla riapertura, “pronti a tornare indietro”

La riapertura è stata, però, congelata, “perché il responsabile della sicurezza della Paolo Orsi ha posto delle questioni che adesso stiamo valutando” spiega ancora l’assessore. Che aggiunge: “Se questo responsabile ci dimostra che c’è un problema di sicurezza per gli studenti, noi siamo pronti a tornare indietro”