Il Comune di Siracusa ha varato il suo piano per il dimensionamento scolastico che, sostanzialmente, prevede la fusione di alcuni istituti.

Cosa è il piano di dimensionamento

Una scelta legata alla decisione del Governo di imporre l’accorpamento delle scuole al di sotto della media regionale fissata in Sicilia in 900 alunni per istituto. Spetterà, in via definitiva, alla Conferenza scolastica provinciale di Siracusa decidere il piano di dimensionamento per tutti i Comuni del Siracusano ma c’è chi dice no al documento sottoscritto dall’amministrazione comunale del capoluogo, che ha avuto il via libera dal Consiglio comunale di Siracusa.

Il no del Karol Wojtyla

Ad esprimerlo sono stati il dirigente scolastico, i docenti ed i dirigenti dell’istituto comprensivo “Karol Wojtyla”, in via Tucidide, a due passi dalla Cittadella dello Sport, che, come previsto dal Comune, dovrà fondersi con il Chindemi, scuola che ha più sedi, in particolare in via Basilicata, via Temistocle, e Parco Robinson.

La petizione

E’ stata avviata una petizione contro il piano del Comune di Siracusa e nel documento sono indicate le ragioni di questa iniziativa.

Perdita di identità

“A tutt’oggi, nell’ipotesi della fusione – si legge nella petizione – proposta dall’amministrazione comunale dei due istituti, la somma degli attuali studenti sarebbe pari a quasi 1400 alunni, creando un istituto con nuovo codice meccanografico, una nuova configurazione logistica che comporterebbe, non solo la perdita dell’autonomia e dell’identita’ dell’I.C. Wojtyla, ma di fatto farebbe diventare un istituto con quasi 800 alunni una succursale dell’i.c. Chindemi”.

Le difficoltà nella gestione delle due scuole

“Tale ipotesi, oltre che al di fuori di qualsiasi parametro ministeriale indicato in premessa, è palesemente di difficile gestione e non rispondente alle richieste delle utenze delle due scuole. La soluzione ipotizzata potrebbe a medio termine rivelarsi dannosa anche per il mantenimento dell’autonomia di altri istituti comprensivi della città di Siracusa a causa dell’accentramento di studenti potenziali in un unico istituto”.

La perdita dei posti di lavoro

Secondo i promotori della petizione, questa fusione avrebbe ricadute sull’occupazione. “La fusione di due scuole comporta – si legge nel documento – anche la fusione degli organici tra le due scuole stesse con conseguente possibile perdita di posti di lavoro, in quanto la dotazione organica del personale è determinata da parametri esclusivamente numerici che prevedono pochi margini di deroga. In particolare esiste una forte criticità sia per i docenti dell’indirizzo musicale che per il personale Ata”.

Le richieste

I promotori della petizione hanno intenzione di portare avanti le loro istanze allo scopo di modificare il piano di dimensionamento varato dal Comune di Siracusa.

“Chiediamo il rispetto e la tutela dell’autonomia dell’I.C. K.Wojtyla, la disponibilità dell’Amministrazione comunale a rivedere l’atto di indirizzo nella parte che riguarda la possibile fusione dell’I.C. K.Wojtyla con l’I.C. Chindemi”.

Inoltre,  “chiediamo all’amministrazione comunale, provinciale e regionale di porre in essere tutte le azioni per il
mantenimento e la difesa di tutti gli istituti comprensivi autonomi, al fine di garantire il diritto costituzionalmente tutelato allo studio degli alunni e delle alunne e la libera scelta da parte delle famiglie dell’offerta formativa proposta dalle singole scuole”