Esplode un nuovo caso di dispersione scolastica a Noto dove altri 22 genitori sono stati denunciati dal commissariato di polizia per inosservanza dell’obbligo di istruzione dei minori.

Assenze fino a 108 giorni

Le indagini hanno avuto inizio dopo alcune segnalazioni dei dirigenti scolastici di alcune scuole primarie di Noto per le assenze prolungate degli alunni, alcuni dei quali sarebbero stati lontani dall’aula per 108 giorni. E così sono scattate le verifiche da parte della polizia e dagli accertamenti compiuti negli ultimi giorni è emerso che buona parte di questi minori appartengono alla comunità dei caminanti.

Numeri allarmanti in Sicilia

Numeri allarmanti quelli della dispersione scolastica in Sicilia che è quasi il doppio della media nazionale. Suonano l’allarme i sindacati sui numeri considerati come “Drammatici” i dati  del Rapporto pubblicato da Save The Children.

I dati della Cgil

“È drammatico il dato sulla dispersione scolastica in Sicilia, pari al 21.1%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale del 12.7 % e ancora più lontano dal livello fissato dal Consiglio dell’Ue del 9% da raggiungere entro il 2030”, dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia, commentando i dati.

Il protocollo firmato a Siracusa

Nei mesi scorsi, a Siracusa, è stato firmato un protocollo tra diverse istituzioni pubbliche con l’obiettivo di aggredire e ridimensionare il fenomeno.

Tra gli strumenti individuati per contrastare la dispersione scolastica, c’è la sospensione o addirittura la revoca del reddito di cittadinanza nei confronti di quei genitori, percettori del sussidio, che non si curano di mandare i figli a scuola.

Pm Tribunale dei minori

“Il protocollo firmato a Siracusa è una estensione – dice Carla Santocono, Procuratore del Tribunale dei minori di Catania –  di un altro già in vigore a Catania da circa un anno. Il degrado sociale, economico ed ambientale che incide nella dispersione scolastica è fortemente connessa alla percezione del reddito di cittadinanza”.