I Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 85 persone, tra genitori ed esercenti la potestà genitoriale, per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei figli minori, per non aver garantito la formazione scolastica di base durante l’anno scolastico 2022/2023.
L’attività, avviata in collaborazione con i dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie della provincia, si colloca nell’ambito del protocollo d’intesa per la prevenzione della dispersione scolastica e la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni, promosso dalla Prefettura di Siracusa e sottoscritto lo scorso novembre dagli organi interessati al fenomeno, tra i quali, il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa.
L’attività svolta rientra nella strategia di condivisione delle azioni volte alla prevenzione della devianza giovanile, ottimizzando la rete di protezione istituzionale e sociale a tutela del diritto di ciascuno alla piena realizzazione.
L’iniziativa del Comune
Per la prima volta il Comune di Siracusa disporrà di un’anagrafe scolastica, strumento necessario per la messa in atto delle politiche idonee in materia di istruzione e per la lotta al fenomeno della dispersione. Ne danno notizia il sindaco, Francesco Italia e l’assessora all’Istruzione e diritto allo studio, Teresella Celesti.
Il fenomeno
Numeri allarmanti quelli della dispersione scolastica in Sicilia che è quasi il doppio della media nazionale. Suonano l’allarme i sindacati sui numeri considerati come “Drammatici” i dati del Rapporto pubblicato da Save The Children.
I dati della Cgil
“È drammatico il dato sulla dispersione scolastica in Sicilia, pari al 21.1%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale del 12.7 % e ancora più lontano dal livello fissato dal Consiglio dell’Ue del 9% da raggiungere entro il 2030”, dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia, commentando i dati.
Gli elenchi
Secondo quanto fanno sapere dal Comune di Siracusa, l’Ufficio anagrafe “è già al lavoro per stilare l’elenco di tutti bambini che, compiuti i sei anni, entrano nell’età dell’obbligo scolastico. Tale elenco, a settembre, sarà fornito ai dirigenti degli istituti comprensivi siracusani che così disporranno di uno strumento per verificare l’assolvimento del diritto-dovere allo studio”.
Intercettare chi lascia gli studi
“Con l’anagrafe – spiegano il sindaco Italia e l’assessora Celesti – avremo contezza della leva scolastica delle scuole primarie e secondarie di primo grado riferita ai nati nel 2017. Ciò consentirà di conoscere chi deve iscriversi e di intercettare non solo chi abbandona la scuola ma anche chi non viene mai iscritto dai genitori. Le istituzioni hanno il dovere di non lasciare bambini indietro e di fare in modo che tutti possano accedere all’istruzione. La Sicilia, purtroppo, è tra le prime regioni in fatto di abbandoni, fenomeno contro il quale i comuni sono chiamati ad adottare delle contromisure”.
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