Il pm della Procura di Siracusa, Tommaso Pagano, ha nominato due consulenti, Maria Francesca Berlich e Salvatore Rossitto, per l’autopsia sul corpo senza vita di Ida Bottaro, la 76enne deceduta nei giorni scorsi nell’ospedale Umberto I di Siracusa. Nella giornata di mercoledì, al palazzo di giustizia di Siracusa, ci sarà il conferimento dell’incarico.
La denuncia del figlio
L’inchiesta è stata aperta dopo la denuncia del figlio della donna che, nei giorni precedenti alla morte, aveva segnalato l’Odissea sanitaria a cui sarebbe stata sottoposta la madre. Peraltro, sulla vicenda la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo, aveva anche presentato una interrogazione parlamentare.
Il decesso in Ortopedia
La donna è deceduta nel reparto di Ortopedia dove era stata trasferita nei giorni scorsi, a seguito di una caduta dal letto mentre si trovava ricoverata nell’area del Pronto soccorso, procurandosi una frattura al femore. Fatto che è stato denunciato dai parenti della donna ma dalle informazioni fornite dal figlio della paziente deceduta sua madre non sarebbe stata sottoposta ad alcun intervento chirurgico.
La replica del Pronto soccorso
In merito alla frattura della donna, a seguito della caduta, il direttore del Pronto soccorso, in quei giorni convulsi, aveva replicato così: “In riferimento alla caduta accidentale esitata nella frattura del femore, è stata seguita pedissequamente la procedura aziendale con utilizzo delle sponde sin dall’accettazione in triage ove è stato opportunamente segnalato il “rischio caduta”. Purtroppo qualunque procedura finalizzata a ridurre il rischio di cadute non le azzera, come documentato dai dati presenti in letteratura”.
Il caso del tumore
Inoltre, secondo i congiunti della paziente morta, i medici si sarebbero resi responsabili di un errore grave, cioè di aver scambiato un tumore per una polmonite.
La difesa dei medici del Pronto soccorso
Le ricostruzioni dell’uomo, Salvatore Campisi, sono state contestate dalla direzione del Pronto soccorso, per cui non vi sarebbe stato alcun errore diagnostico mentre in merito alla caduta dal letto, “è stata seguita la procedura aziendale con l’utilizzo delle sponde” ma “qualunque procedura finalizzata al rischio di cadute non le azzera, come documentato dai dati presenti in letteratura”.
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