E’ allarme a Francofonte, nel Siracusano, per la mancanza di medici di famiglia. Secondo quanto sostenuto dal coordinatore della Lega Siracusa, Enzo Vinciullo, si sono verificati dei pensionamenti che hanno ridotto drasticamente il numero di dottori.

Assistenza sanitaria a rischio a Francofonte

“Nessuna speranza di turn over si prospetta – dice il coordinatore della Lega Siracusa, Enzo Vinciullo – all’orizzonte, considerata l’inadeguata programmazione degli anni passati. Il buco generazionale si manifesta in tutta la sua drammaticità nella città di Francofonte, dove numerosi cittadini sono rimasti, o rischiano di rimanere, senza medico di famiglia, indispensabile per assicurare i livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria”.

Medici in pensione

L’esponente della Lega ritiene che si tratta di un problema di valenza nazionale. “Ogni anno, 3 milioni di italiani rischiano di rimanere senza medico di famiglia in quanto circa 9000 medici di famiglia andranno in pensione anticipata tra il 2022 e il 2023, a fronte di soli 3000 giovani medici in formazione, anticipando il buco generazionale che era previsto per il 2025” dice Vinciullo.

Ospedali a rischio collasso

“Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno informato le Autorità competenti, le quali non sono in grado di intervenire autonomamente, se non dietro precise disposizioni della Regione Siciliana. Per questo motivo, ha proseguito Vinciullo, invito l’Assessore regionale della Salute ad intervenire con l’urgenza del caso” afferma il coordinatore della Lega, per cui, la situazione rischia di ripercuotersi sulla tenuta degli ospedali

“I cittadini di Francofonte e quelli degli altri comuni che fra poco saranno interessati non possono rimanere senza il medico di famiglia, rischiando così di far collassare le strutture ospedaliere” aggiunge Vinciullo.

Aumentare tetti di assistenza

“Bisogna intervenire subito – ha concluso Vinciullo, modificando l’attuale normativa che fissa dei tetti all’assistenza sanitaria dei cittadini, autorizzando gli stessi medici ad accettare un numero maggiore di pazienti e prevedendo la possibilità per i medici, volontariamente, di avere più sedi di servizio, al fine di scongiurare ciò che sta accadendo sulla pelle dei cittadini di Francofonte”.