• Operazione contro lo spaccio di droga della polizia a Lentini
  • Sono 3 le misure cautelari emesse dal gip
  • Le cessioni di stupefacenti avvenivano nelle abitazioni degli indagati
  • Gli appartamenti come supermercati della droga

Tre misure cautelari e 12 persone indagate per detenzione di droga ed armi. E’ questo il bilancio di un’operazione conclusa a Lentini dagli agenti del commissariato di polizia che hanno posto fine ad un traffico di droga, perlopiù gestito in due appartamenti.

Le 3 misure cautelari

E’ stato arrestato Eduardo Mendola, 23 anni, disoccupato, lentinese, che nonostante fosse ai domiciliari avrebbe continuato a gestire un commercio di stupefacenti mentre hanno ricevuto l’obbligo di dimora a Lentini e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria V.N.S., 23 anni, e A.M.,  45 anni, anche loro lentinesi.

Le misure sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa su richiesta del pm di Siracusa, Gaetano Bono che ha coordinato le indagini.

Il modus operandi

Secondo quanto emerso nelle indagini, avviate nel gennaio del 2020 e concluse 9 mesi dopo, lo spaccio sarebbe avvenuto in prossimità delle abitazioni di Mendola e del 45enne, con la complicità del fratello di quest’ultimo.

E la vendita sarebbe avvenuta in qualsiasi ora del giorno e della notte, bastava citofonare, prendere l’ordinazione e consegnare le dosi ai clienti, provenienti anche da Carlentini e Francofonte.

Affari d’oro

” Tale attività di spaccio ha permesso agli spacciatori di lucrare rilevanti guadagni economici, introiti utilizzati per il loro sostentamento e per quello dei loro familiari” spiegano gli agenti del commissariato di polizia di Lentini, al comando del dirigente Andrea Monaco.

Il supermercato della droga

I numerosi riscontri all’attività investigativa, grazie anche all’uso delle telecamere, hanno permesso di accertare  numerose cessioni di  cocaina e marjuana effettuate dagli indagati a svariati assuntori e “di cristallizzare il modus operandi degli stessi che avevano di fatto trasformato le loro abitazioni in un vero e proprio market della droga”.