Una tonnellata e mezzo di alimenti è stata raccolta da un gruppo di associazioni di Siracusa per essere donata alle famiglie ed alle persone che vivono in povertà. Una condizione aggravata dall’emergenza sanitaria, visto che molti ormai sulla soglia dell’indigenza svolgevano lavori saltuari, spesso in nero, totalmente spazzati nella fase del lockdown. A coordinare queste associazioni, la Consulta civica di Siracusa, presieduta da Damiano De Simone.

Tra le associazioni coinvolte, il Centro di solidarietà della Compagnia delle Opere presieduto da Enzo Sinatra il, Banco Alimentare coordinato da Salvo Puzzo, Associazione SOL.ID. presieduta da Fabio Camilli, associazione Ninphea presieduta da Giovanna Tidona, Associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo cinofili Archimede presieduta da Sofio Roccaro, associazione nazionale Carabinieri sezione di Siracusa presieduta da Valentino De Ieso, Croce rossa italiana di Siracusa presieduta da Francesco Messina, il sindacato di polizia, Siulp rappresentato dal segretario provinciale Tommaso Bellavia, associazione Arché, presieduta da Zayra Sapienza che ha anche messo a disposizione i locali della propria sede per lo stoccaggio delle derrate alimentari. Sono 50 i  volontari che si sono messi a disposizione per segnalare le famiglie in difficoltà, a cui consegnare la spesa.

Ma c’è una altra emergenza, legata alla povertà, quelle delle case. Sono 400 i casi di sfratto a Siracusa, come denunciato dal Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari, che teme una crescita del fenomeno, a seguito dell’emergenza sanitaria.

Secondo quanto denunciato dal sindacato, sono tanti i soldi che mancano alle famiglie. “Dopo   lunghi   mesi,   centinaia   di   famiglie,   attendono   ancora,   il   pagamento – attacca Salvatore Zanghì, segretario generale del Sunia –   delle   quote spettanti e previsti nel bando integrazione all’affitto per le locazioni in corso nel 2018, altrettanto, si attende la pubblicazione del bando per le morosità incolpevoli, a questi si aggiunge il disagio, causato dai proclami del presidente della Regione, preannunciando una copertura di sei mensilità di canone di locazione in favore degli assegnatari di case popolari, mai concretizzati”