Il Comune di Siracusa ha annullato il pagamento della Cosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico per il periodo di chiusura forzata delle attività. “Insieme alle problematiche legate al versamento della Tari e della tassa di soggiorno, il pagamento della Cosap è stato al centro delle attenzioni del sindaco Francesco Italia e della Giunta. Sin da aprile abbiamo approvato un atto di indirizzo per l’avvio dell’iter amministrativo che ne annullasse il pagamento. La delibera consiliare che annulla il pagamento per questi mesi è il primo risultato tangibile” spiega l’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti.  Che aggiunge:“Adesso c’è la nuova possibilità prevista dalla Finanziaria regionale di un’ulteriore riduzione di questo tributo per buona parte dell’anno in corso. Aspettiamo di conoscere nel merito le somme che saranno destinate alla nostra città”.

Per quanto concerne la Tari, l’imposta sui rifiuti, il Comune ammette che chi volesse pagare l’acconto della tassa
in un’unica soluzione può farlo senza interessi e sanzioni anche se avesse ricevuto l’avviso dopo la scadenza del 4 maggio. Il chiarimento arriva dell’Ufficio tributi per sgombrare il campo da alcune perplessità sorte dopo che un numero consistente di cittadini si è visto recapitare l’avviso di scadenza solo negli ultimissimi giorni. “La spiegazione – dicono ancora in via De Caprio – è nella legge stessa, secondo la quale la Tari deve essere pagata entro l’anno solare di riferimento, in questo caso il 2020. Negli avvisi, d’altra parte, non si fa alcun riferimento a oneri aggiuntivi dovuti nel caso in cui non fossero rispettate le date indicate. Le famiglie, dunque, hanno sempre due possibilità che non comportano né interessi e né sanzioni: o pagano l’importo comunicato per intero oppure sfruttando le sei rate mensili a partire dalla scadenza del 30 maggio”.

“Per venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese – aggiunge il sindaco Francesco Italia – abbiamo sospeso o fatto slittare il versamento dei tributi comunali. Qui, però mi rivolgo ai miei concittadini benestanti oppure che, semplicemente, godono di una situazione economica stabile e che magari in questi mesi di blocco hanno avuto minori spese del solito, affinché rinuncino alla rateizzazione della Tari. Sarebbe un atto di solidarietà rivolto ai meno fortunati perché darebbe al Comune una disponibilità finanziaria che consentirebbe di assicurare i servizi alle famiglie ma anche di pagare le rate dovute alla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti”. Conclude il sindaco Italia: “I Comuni sono la spina dorsale del Paese, sono l’istituzione a più diretto contatto con i cittadini e sono i primi a dover rispondere ad istanze che, in questo particolare momento, si sono fatte sempre più grandi e stringenti. Usciremo da questa crisi con il contributo di tutti e con qualche bel gesto di generosità”.