- Incendio in un ristorante in Ortigia
- Le fiamme hanno danneggiato il locale
- Le indagini in mano alla polizia
- Non si esclude il dolo
Fiamme nel ristorante Fratelli Burgio in via De Benedictis, in Ortigia, il centro storico di Siracusa, a ridosso del mercato del centro storico. Non sono chiare le ragioni che hanno scatenato il rogo ma a questo stanno lavorando gli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al comando del dirigente Gabriele Presti.
Danni al locale
Il rogo si è scatenato nella notte e sono stati i vigili del fuoco ad intervenire per primi, riuscendo a contenere l’azione del focolaio, creando, comunque, tanti danni all’attività commerciale.
Tra le ipotesi c’è il dolo
Gli inquirenti, per il momento, non si sentono di dare certezze e sebbene sia circolata la voce di un corto circuito la polizia intende compiere degli ulteriori accertamenti, infatti tra le ipotesi c’è anche il dolo.
La bomba alla tabaccheria
Un episodio avvenuto a pochi giorni dalla bomba alla tabaccheria in via Piave, gestita da due fratelli, dirigenti dell’associazione antiracket.
Il commento dell’antiracket sul rogo
“Non sappiamo ancora – dice a BlogSicilia il coordinatore delle associazioni antiracket, Paolo Caligiore – se si tratta di un incidente o di un’azione dolosa, nelle prossime ore la polizia avrà maggiori informazioni”.
Morra a Siracusa
“Il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra, ha espresso tutto il suo sostegno alle vittime ed ha promesso di venire presto a Siracusa per incontrare i titolari della tabaccheria”. Lo afferma il deputato nazionale del M5S, Paolo Ficara, che ha incontrato, insieme al parlamentare regionale grillino, Stefano Zito, il titolare della tabaccheria di via Piave, nel quartiere della Borgata, danneggiata da una bomba, esplosa nei giorni scorsi.
Zero denunce
Le denunce sono il vero punto debole per chi lotta contro il racket. “Non ce ne sono, abbiamo aperto uno sportello antiracket – racconta a BlogSicilia Paolo Caligiore – ed antiusura in collaborazione con Confartigianato Imprese Siracusa ma di fatto non ci sono denunce. Eppure, abbiamo a disposizione strumenti, le leggi a tutela di chi rimane vittima delle estorsioni, che possono consentire a commercianti ed imprenditori di avere risorse per ricominciare in caso di attentati. Inoltre, le statistiche confermano che le denunce si sono tradotte tutte in arresti dei responsabili”.
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