E’ già finito l’effetto Mattarella a Siracusa, la cui visita, insieme a quella del Capo dello Stato tedesco, ha avuto il merito di consentire una pulizia straordinaria della strade, in particolare quelle di Ortigia. E proprio nel centro storico di Siracusa si è concentrato, nella giornata di ieri, l’evento istituzionale ma già da questa mattina i residenti hanno postato sui propri profili social le foto di alcune strade in cui, magicamente, sono comparsi i rifiuti.

“Rifiuti dopo la visita di Mattarella”

“Dopo il passaggio del presidente” scrive un utente, lo stesso che ha immortalato la spazzatura per certificare quanto la sua denuncia sia concreta. Uno dei momenti salienti della visita del presidente della Repubblica è stato l’incontro al Teatro comunale, riaperto dopo 60 anni, ed incastonato nel cuore dell’antica isola. 

Cassonetti al Teatro comunale

Ieri, la via del Teatro si presentava “illibata”, già da questa mattina il suo volto era già sfregiato, per via della presenza dei cassonetti dell’immondizia, quelli per la raccolta differenziata, ai piedi del Teatro.

“Non ha fatto in tempo a partire il presidente della Repubblica” scrive sui social una donna, che aggiunge: “La gara a riposizionare spazzatura, tavolini e altro è cominciata. Io mi sento umiliata”. In effetti, il problema della raccolta dei rifiuti, molto deficitaria, delle proliferazione di tavolini e sedie in ogni angolo di Ortigia, da via del Crocifisso a via Landolina, da via del Consiglio reginale a via Cavour, è evidente.

L’illegalità in Ortigia

A BlogSicilia, ne ha parlato, nelle settimane scorse, lo stesso sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha annunciato, a partire dal mese di settembre, il pugno di ferro contro l’illegalità nel centro storico, compresa la vicenda degli apecalessini,  che sono molto diffusi in Ortigia ma i cui proprietari, che per il trasporto dei turisti guadagnano un bel po’ di soldi, sono perlopiù abusivi. Prima della visita di Mattarella, il Comitato parchi ha scritto una lettera aperta allo stesso Capo dello Stato per denunciare la grave situazione di illegalità.