- Allarme dell’assessore alla Cultura sull’esplosione dei botti illegali
- Una lettera è stata inviata al prefetto di Siracusa
- Fenomeno diffuso ad Ortigia e nel resto della città
Il fenomeno dei fuochi d’artificio illegali, sparati a qualsiasi ora del giorno, è piuttosto diffuso in Sicilia. Lo è certamente a Siracusa e nei mesi scorsi, dopo una catena di esplosioni senza soste, i carabinieri riuscirono a risalire al fornitore, che nel suo garage aveva un vero e proprio arsenale, circa 10 kg di esplosivi.
Botti ad Ortigia
Nonostante quell’indagine, i botti illegali continuano ad illuminare i cieli della città, specie quello di Ortigia, il centro storico di Siracusa, e non sono mancati, in queste ultime settimane, le proteste dei residenti dell’antica isola. Le ha raccolte l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, che ha scritto al prefetto, Giusi Scaduto, per sensibilizzarlo al contrasto del fenomeno.
Fenomeno in tutta la città
I fuochi, comunque, vengono sparati in altre zone della città, quelle meno “nobili” di Ortigia, tra cui nel rione di Bosco Minniti, in particolare in via San Metodio, in via Algeri, nel cuore della Mazzarrona, ed in via Italia 103: tutte e tre al centro di numerosi traffici di droga. Nei mesi scorsi, per festeggiare il compleanno di un giovane, abbastanza noto alle forze dell’ordine, furono sparati botti per oltre 15 minuti, scatenando le proteste dei residenti della Borgata
“Disagi alla popolazione”
“Da troppo tempo oramai quotidianamente – scrive l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata – e spesso più volte nel corso della stessa giornata, la nostra città è teatro di intollerabili fuochi pirotecnici soprattutto nella zona del centro storico. Tali fuochi vengono fatti brillare ovviamente senza autorizzazione alcuna, provocando gravi disagi alla popolazione e agli animali”.
Messaggi della criminalità
Secondo l’esponente dell’amministrazione, i fuochi d’artificio potrebbero nascondere dei messaggi cifrati tra gli appartenenti a bande criminali.
“Ma l’effetto più grave è il senso di impunità e di mancanza di ogni regola che viene percepito dai cittadini verso una pratica collegata, nella maggioranza dei casi, a “festeggiamenti” cifrati da parte della criminalità organizzata o minore” scrive l’assessore alla Cultura Fabio Granata.
Appello al prefetto
“Come Assessore alla legalità del Comune di Siracusa la prego di valutare la convocazione di un Comitato ordine pubblico su questo tema per coordinare azioni investigative e repressive verso un fenomeno, anche simbolicamente, intollerabile” conclude l’assessore alla Cultura di Siracusa.
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