• I carabinieri hanno arrestato il presunto autore di alcuni furti in casa commessi a Francofonte
  • In carcere un 34enne che era sottoposto ad altre misure restrittive
  • L’indagato è stato riconosciuto grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza
  • Secondo gli inquirenti, era molto abile, riuscendo ad entrare nelle case senza farsi notare

I carabinieri hanno tratto in arresto Adriano La Cognata, 34 anni, di Francofonte, nel Siracusano, accusato di essere l’autore di 2 furti in abitazioni avvenuti nella città agrumicola.

Il presunto ladro

L’uomo, sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa nelle ore notturne e all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per reati legati al commercio di stupefacenti e contro il patrimonio, avrebbe ripulito quegli appartamenti ma ci sono dei sospetti per altri furti commessi nelle scorse settimane, al punto da creare molto allarme a Francofonte.

Incastrato dai filmati

Le indagini si sono arricchite dei filmati delle telecamere di sorveglianza che, in effetti, sono il pilastro dell’inchiesta, coordinata dai magistrati della Procura di Siracusa. Le immagini, come sostenuto dalle forze dell’ordine, avrebbero immortalato il ladro, piuttosto abile nell’intrufolarsi nelle case, attraverso l’effrazione di porte e finestre,  senza farsi scoprire. “Era infatti pronto a nascondersi ogni volta che si accorgeva del passaggio di qualcuno ed a riprendere il proprio operato non appena il campo era di nuovo libero. Una volta penetrato negli appartamenti, al sicuro dagli sguardi esterni, razziava tutto ciò che trovava, allontanandosi subito dopo senza lasciare tracce” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

Il provvedimento del Tribunale

A seguito dell’indagine dei carabinieri della stazione di Francofonte che avrebbe, dunque, stretto il cerchio attorno all’autore dei furti in casa, il Tribunale ha emesso un aggravamento della misura cautelare nei confronti del 34enne, che è stato prelevato dai carabinieri e condotto in cella, nel penitenziario di Cavadonna, a Siracusa.