Tre minori sono stati arrestati dagli agenti delle Volanti di Siracusa per tentato furto aggravato in un bar di Siracusa, in via Francesco Crispi, a due passi dalla stazione ferroviaria.

Gli indagati sono entrati in azione intorno alla mezzanotte, in pieno coprifuoco, ed erano quasi riusciti a forzare la porta di ingresso dell’attività commerciale ma non avevano messo nel conto il controllo della polizia. Gli agenti, impegnati in un servizio nella zona sud della città, hanno notato quei giovani armeggiare in prossimità del bar ed a quel punto sono scesi dall’auto per andarli ad acciuffare. E così è stato, i tre minori sono stati bloccati e dichiarati in stato di arresto.

“Condotti in Questura i tre, tutti minorenni e già domiciliati in comunità, venivano tratti in arresto per tentato furto aggravato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria per i minorenni, condotti presso il Centro di prima accoglienza di Catania” fanno sapere dalla Questura di Siracusa.

Uno dei giovani, infine, è stato anche denunciato per porto senza giustificato motivo di oggetti atti ad offendere.

Nelle ore scorse, il gip del Tribunale di Siracusa ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vittorio Piazzese, 36 anni, disoccupato, di Pachino  con precedenti penali, autore, il mese scorso, di una violenta rapina ai danni di una gioielleria, a Siracusa, fruttata oltre 12 mila euro. Secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra mobile di Siracusa, che hanno condotto le indagini, l’uomo era ai domiciliari, nella sua abitazione, a Pachino, ma, dopo essersi liberato del braccialetto elettronico, sarebbe salito a bordo della sua macchina per recarsi a Siracusa.

Sarebbe entrato nell’attività commerciale, spacciandosi per un cliente che avrebbe voluto fare un regalo ma poco dopo avrebbe estratto un coltello e lo avrebbe puntato più volte con il titolare del negozio. Oltre a prelevare i preziosi, avrebbe preso dalla tasca della vittima un centinaia di euro ed a quel punto è scappato. A seguito della denuncia della vittima, gli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, hanno iniziato le indagini che si sono soffermate sulla scansione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della gioielleria.

L’uomo è stato riconosciuto da un tatuaggio che ha permesso agli inquirenti di identificarlo e di chiedere così al gip l’emissione della misura cautelare: il trentacinquenne risponde di rapina ed evasione.