L’Asp di Siracusa ha ricevuto l’adesione di un neolaureato in Medicina per lavorare alla Guardia medica di Pachino, chiusa per mancanza di  medici,  accorpata a quella di Portopalo di Capo Passero, che dista qualche chilometro. Ne servono altri di dottori e l’azienda sanitaria si sta rivolgendo praticamente a tutti.

Gli avvisi dell’Asp

“I tentativi dell’Asp espletati per reclutare il personale sono stati indirizzati anche verso i neolaureati, i medici in pensione e medici di medicina generale. Un ultimo avviso in ordine di tempo indirizzato a 26 neolaureati ha prodotto l’adesione di un medico. Risultano pertanto due i medici attualmente disponibili e si sta lavorando assiduamente per reclutarne almeno altri due per garantire la turnazione prevista e quindi la riapertura della Guardia medica. La Direzione aziendale auspica di potere raggiungere tale risultato nel più breve tempo possibile.

Sanità a Pachino

Nelle ore successive alla chiusura della Guardia medica di Pachino, il direttore generale dell’Asp di Siracusa aveva comunque assicurato che Pachino non sarebbe stata scoperta sotto l’aspetto dell’assistenza medica, sottolineando che la rete sanitaria ” prevede la presenza dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei PTE, del 118 e degli ospedali”.

Timori per il Covid19

L’impennata di contagiati da Covid19 preoccupa e non poco le popolazioni che vivono nelle località balneari, dove batte il cuore del turismo. La zona sud della provincia di Siracusa guarda con qualche timore il periodo fino a Ferragosto, quello più affollato e le notizie che provengono da altri posti della Sicilia non sono certo rassicuranti.

Sono i giovani i primi contagiati e i primi a contagiare. Anche per questo la malattia si dimostra meno grave e chiede, percentualmente, meno ricoveri. Ma il virus e le sue varianti camminano fra la popolazione delle vacanze.

La situazione a Stromboli

Salgono a 14 (anche se il dato ufficiale è ancora fermo a 11) i positivi a Stromboli. Sull’isola, dove si teme un focolaio, adesso non fa più paura il cratere dell’omonimo Vulcano ma il Coronavirus.