Sono state minacciate di morte Donata Posante e Graziella Vella, avvocati di Agrigento, solo perché hanno assunto la difesa del pensionato di Priolo, accusato dai carabinieri di aver causato la morte di un cane, prima legato ad una corda e poi trascinato da una macchina. I legali, in merito alla vicenda, hanno sostenuto che non si sarebbe trattata di un’aggressione ma di un incidente, fornendo dei dettagli sulla ricostruzione della vicenda ai carabinieri, i quali hanno indagato il loro cliente per maltrattamenti di animali. Ma tanto è bastato per scatenare un linciaggio sui social nei confronti degli avvocati e del pensionato, anzi per timori di ritorsioni o vendette, le forze dell’ordine hanno deciso di tenere sotto controllo la casa dell’anziano di Priolo. A scendere in campo è stata anche la Camera Penale “Giuseppe Grillo” di Agrigento che ha espresso solidarietà.

“La Camera penale “Giuseppe Grillo” di Agrigento, riguardo alla vicenda – si legge nel documento – che vede interessate le avvocatesse Donata Posante e Graziella Vella le quali sono state fatte oggetto di offese, ingiurie – anche sessiste – e minacce di morte anche ai familiari,  per avere assunto la difesa penale di un soggetto accusato di avere ucciso il proprio cane, manifesta assoluto sdegno per il comportamento di persone che non hanno ben compreso le fondamenta della nostra civiltà giuridica e le regole di convivenza civile, allorquando hanno indirizzato le loro invettive su chi sta solo compiendo il ruolo di difensore in un procedimento penale, che costituisce una garanzia costituzionale per tutti gli indagati in uno Stato di diritto come il nostro. Pertanto, esprime solidarietà alle avvocatesse Donata Posante e Graziella Vella che stanno svolgendo il loro dovere professionale con diligenza e competenza in conformità alle norme di legge”.

A denunciare questo linciaggio sono stati, nelle scorse ore, gli stessi legali. “Dai primissimi momenti dell’assunzione dell’incarico a tutt’oggi stiamo ricevendo pesantissimi insulti – anche discriminatori di genere – e gravi minacce di morte – spiegano gli avvocati Donata Posante e Graziella Vella – anche nei confronti dei nostri familiari. Si tratta di comportamenti di una gravità inaudita che verranno ad uno ad uno denunciati alle Autorità ma che non ci fanno desistere dall’incarico ricevuto. Ricordiamo a tutti quanti lo ignorano che la difesa è un diritto riconosciuto dalla Costituzione che spetta ad ogni individuo a salvaguardia delle libertà fondamentali. Impedire ai legali con minacce ed offese di svolgere il proprio lavoro è un insulto alle più elementari regole della nostra società ed un atto di barbarie non degno di un paese civile”.