La Polizia  ha acquisito negli uffici dell’Asp di Siracusa atti e documenti relativi all’indagine nata dopo la denuncia delle stessa azienda sanitaria a seguito della diffusione sui social del video shock di Marco Salvo, l’infermiere dell’ospedale di Siracusa che, in quel filmato, ha attaccato le procedure di sicurezza nella struttura sanitaria del capoluogo. Frattanto, lo stesso autore dell video è stato sentito, con modalità telematica, dagli agenti della Polizia giudiziaria in servizio alla Procura di Siracusa che si stanno occupando della vicenda.

Le segnalazioni dell’infermiere, in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria, hanno incuriosito la Procura di Siracusa che, attraverso lo studio della documentazione prelevata dall’Asp, intende accertare se sono state commesse delle violazioni ai danni della salute pubblica. L’infermiere, peraltro risultato positivo al Covid19 come emerso dall’esito del tampone, durante la sua intervista alla trasmissione “Chi l’ha visto?” su Rai 3 andata in onda mercoledì sera, ha svelato  dell’esistenza di una circolare in ospedale che sconsigliava l’uso delle mascherine per evitare di scatenare il panico tra i pazienti della struttura ospedaliera.

Secondo la ricostruzione del difensore,  quel video era stato pubblicato su una chat privata,  sarebbe dovuto rimanere lì insomma, solo che qualcuno  avrebbe premuto il tasto “inoltra” e da quel momento il video, come uno tsunami, è finito su migliaia di  smartphone e le continue condivisioni hanno permesso di raggiungere persone da ogni parte di Italia, scatenando, naturalmente molto allarme.

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