Il Tribunale di Siracusa ha assolto Angelo Zivillica, 35 anni, siracusano, accusato di aver appiccato un incendio capace di danneggiare una macchina appartenente ad una donna riconducibile al suo nucleo familiare.

Il rogo in via Ravanusa

La vicenda risale al 4 novembre del 2019 e stando alla ricostruzione dei magistrati della Procura di Siracusa, l’uomo, con la complicità di un’altra persona, mai identificata, si sarebbe recato in via Ravanusa, nel rione della Pizzuta, per dare alle fiamme l’auto della donna, una Fiat Punto. Alla base del gesto, sempre nella tesi della pubblica accusa, ci sarebbero stati dei contrasti familiari.

L’incendio ed i filmati

L’incendio si sarebbe propagato nel volgere di poco tempo, al punto da distruggere il mezzo nonostante i tentativi di spegnere il rogo. Ne è poi nata un’inchiesta, coordinata dalla Procura di Siracusa e grazie ad alcuni filmati delle telecamere di sicurezza gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire all’identità del presunto autore, difeso dall’avvocato Junio Celesti.

Assolto per “insufficienza di prove”

Al termine degli accertamenti, la pubblica accusa ha chiesto il rinvio a giudizio per il 35enne che ha optato per il procedimento con il rito ordinario. Nelle ore scorse, il Tribunale, al termine della Camera di consiglio, si è espresso per l’assoluzione “per insufficienza di prove”: in sostanza, i giudici non hanno riscontrato elementi solidi per decretare la responsabilità e di conseguenza la condanna dell’imputato.

La richiesta di condanna del pm

Il pm di Siracusa, al termine della requisitoria, aveva sollecitato una condanna ad un anno e due mesi di reclusione. Ora, si resta in attesa delle motivazioni del Tribunale in merito alla sentenza, a quel punto la Procura di Siracusa potrà ricorrere in Appello.