Il quotidiano economico Milano Finanza ha svelato una indiscrezione relativa ad una possibile vendita delle raffinerie Isab di Priolo, fresche di acquisto del fondo Goi Energy dalla Litasco, la società italo-svizzera, gravitante nell’orbita della Lukoil.

L’indiscrezione

In un servizio andato in streaming, si parla di un interessamento di uno o più armatori greci, interessati all’affare e sarebbe stato dato l’incarico come advisor a Rothschild.

Goi Energy non ha commentato

Una trattativa abbastanza sorprendente, su cui però i proprietari dei due stabilimenti non si sono pronunciati, nemmeno per smentirla ma per i sindacati questa notizia li ha lasciati “sorpresi ed indignati”, commentano i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa, rispettivamente Fiorenzo Amato, Alessandro Tripoli e Andrea Bottaro.

“Azienda fornisca piano industriale”

“ La notizia apparsa sul quotidiano ‘Milano Finanza’ giunge come un fulmine a ciel sereno e ci coglie di sorpresa- hanno dichiarato i tre dirigenti sindacali- perche’ abbiamo rapporti costanti con l’azienda e nulla lasciava presagire un tale colpo di scena. Siamo in attesa di conoscere il  piano industriale. Ci risulta che l’azienda lo abbia presentato al Governo per il via libera, senza ottenere ancora riscontro. Adesso veniamo a conoscere un nuovo capovolgimento di fronte che giunge dopo il cambio ai vertici dei mesi scorsi”.

Le incertezze nella zona industriale

“La notizia di un ulteriore cambio – spiegano i tre sindacalisti – di proprietà produce incertezza sul futuro industriale dell’intero territorio siracusano. Non è più rinviabile un incontro con il Governo, che dopo il riconoscimento di asset strategico per il Paese, sulla realtà industriale in questione, deve assumersi le proprie responsabilità e fare chiarezza su quanto sta accadendo. Non si può dimenticare il contributo dato dal sindacato al salvataggio della raffineria Isab”. Concludono Amato, Tripoli e Bottaro: “Per questo motivo lanciamo un appello ai rappresentanti politici del territorio  per fare fronte comune. Come sindacato siamo pronti a mobilitarci a difesa dell’occupazione e dello sviluppo del territorio”.