“Palazzolo Acreide si trasformerà in un bar ristorante a cielo aperto”. E’ quanto ha deciso il sindaco del Comune della zona montana della provincia di Siracusa, Salvo Gallo, che, dopo aver discusso con i ristoratori e gestori di bar della città, ha partorito questo piano di rilancio per il commercio.” Saranno concessi a ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie molti spazi pubblici di proprietà del Comune. Gratis e per l’intera stagione. Potranno essere rispettate distanze superiori a due metri”.
Una proposta certamente allettante per i ristoratori di Palazzolo che, negli ultimi anni, hanno incrementato il loro volume di affari, in seguito all’aumento esponenziale di clienti, provenienti non solo dal Siracusano ma da altre province siciliane. Il turismo gastronomico rappresenta, per il centro montano, uno dei punti di maggiore forza, strettamente connesso alla filiera zootecnica, da sempre il cuore pulsante dell’economia montana. A rimorchio, ci sono i bar, le gelaterie che, nei fine settimana, si riempiono di clienti, del resto proprio a Palazzolo esiste una tradizione dolciari molto rinomata.
Un dibattito, quello sulla ristorazione, che continua a fare discutere, soprattutto sulle modalità. A Siracusa, l’ex consigliere comunale, Michele Mangiafico, pone il tema dei dehors. “Il regolamento comunale dei dehors a Siracusa è fermo al 2012. Se prima della pandemia – dice Michele Mangiafico – gli spazi all’aperto prevedevano un numero di tavoli, adesso bisogna ampliare la superficie per poter inserire lo stesso numero di coperti ma alle distanze imposte dalle norme. L’unico modo per far sì che ciò avvenga è rivedere i regolamenti comunali che disciplinano un modo di fare ristorazione che oggi non esiste più, né a Siracusa, né nel resto d’Italia. Questo lavoro deve essere fatto immediatamente, prima dell’allentamento ulteriore del lockdown”.
“Altri comuni, come quello di Modica e Palazzolo Acreide, hanno – dice Mangiafico – già attuato questa strategia, concedendo un maggiore suolo pubblico a titolo gratuito agli esercizi commerciali, ai quali sarà concesso lo sgravio fiscale e il beneficio di poter apparecchiare un maggior numero di tavoli nel rispetto delle distanze necessarie per il contenimento sanitario”
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