Mentre infuria lo scontro tra i Comuni ed il Governo in merito ai protocolli per la fruizione delle spiagge libere, l’amministrazione di Priolo, nel Siracusano, si è portata avanti, annunciando che dal 13 giugno  al 20 agosto ci sarà il servizio di trasporto pubblico dal centro abitato fino a Marina di Priolo.

“Gli utenti a bordo del bus dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina. Il biglietto, anche questo obbligatorio, potrà essere acquistato a bordo; il costo sarà di 10 centesimi per ogni singola corsa” fanno sapere dal Comune del Siracusano. L’amministrazione priolese ha anche annunciato il via libera al trenino elettrico turistico tra i parcheggi esterni e il lungomare. “Per il parcheggio a pagamento, strisce blu, in vigore dal 6 giugno al 15 settembre, la tariffa quest’anno sarà ridotta: 1 euro per l’intera giornata, dal lunedì al giovedì. Dal venerdì alla domenica e i giorni festivi si pagherà 1 euro e 50 centesimi per mezza giornata, dalle 08,00 alle 13,00 o dalle 13,00 alle 18,00 e 3 euro per l’intera giornata. I cittadini residenti a Priolo potranno sempre parcheggiare gratuitamente sulle strisce gialle”.

Scadrà invece lunedì il bando per l’affidamento della gestione delle spiagge libere attrezzate, del solarium e della spiaggia libera riservata ai cani.. “Nei mesi scorsi, in piena emergenza epidemiologica – ha commentato il sindaco Pippo Gianni – nonostante l’incertezza sui provvedimenti adottati a livello nazionale e regionale, ci siamo attivati per garantire l’avvio della stagione balneare e adesso siamo pronti per offrire ai cittadini tutti i servizi necessari per godere al meglio del nostro splendido mare”.

Ma non si spengono le polemiche sui protocolli, in particolare le nuove regole dell’Istituto Superiore di sanità hanno fatto scoppiare la protesta del presidente dell’Anci De Caro ma in Sicilia è toccato a Leoluca Orlando bacchettare il governo.

“Ancora una volta e nonostante gli impegni a tutti i livelli a partire dal Presidente Conte, sembra che pure in materia di spiagge libere si vogliano scaricare ulteriori responsabilità sui sindaci con l’organizzazione ed il controllo del rispetto delle prescrizioni contro il contagio -dice Leoluca Orlando presidente di Anci Sicilia – anche se è ormai chiaro che i comuni non hanno risorse e mezzi per il controllo diffuso del territorio, a livello nazionale viene l’indicazione che siano i sindaci a doversi occupare delle spiagge libere e della verifica del rispetto della prescrizioni estremamente stringenti emanate dal ISS”.

“Mi auguro che il Governo nazionale, la Regione e il Demanio comprendano che in Sicilia, con centinaia e centinaia di chilometri di spiagge e scogliere, tutto questo è semplicemente impossibile senza adeguate risorse e mezzi. I comuni faranno certamente la propria parte come già stanno facendo per l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, ma il controllo delle aree di balneazione libere è certamente necessario perché queste non si trasformino in pericolosi luoghi di assembramento. E’ un motivo in più perché una semplice delega ai comuni senza dotarli di adeguati strumenti sarebbe un atto irresponsabile oltre che istituzionalmente scorretto”.