Gli agenti della Polizia penitenziaria di Augusta hanno sequestrato una lettera, inviata ad un detenuto del carcere, che nascondeva della droga in un francobollo. Il fatto è stato segnalato alla Procura di Siracusa che ha aperto un’inchiesta per risalire al mittente della missiva, per cui si sta scavando nella rete familiare del detenuto ma gli occhi sono pure puntati sulle amicizie. La scoperta è avvenuta nelle scorse ore, la Polizia penitenziaria, durante un controllo della posta, si è accorta di quella busta per via di quel rigonfiamento all’altezza del francobollo. Il detenuto sarà ascoltato dagli inquirenti che vogliono accertare se aveva già ricevuto droga con altre modalità.  “Quanto scoperto – spiega il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni – dimostra la grande professionalità da parte degli agenti della Polizia penitenziaria di Augusta, nonostante i problemi con cui ogni giorno conviviamo. Oltre alla solita carenza di organico, stiamo attraversando un momento di tensione con la direzione per via dell’imposizione di turni massacranti che stanno mettendo a dura prova il personale”.

Il mese scorso, al termine di un’inchiesta della Procura, sull’ingresso di droga nel carcere di Siracusa era stato arrestato un avvocato di 67 anni, originario di Avola che, per gli inquirenti, avrebbe ceduto dosi di hashish durante le visite. Secondo gli inquirenti, all’approvvigionamento di droga avrebbero partecipato i familiari del detenuto, la ex moglie e le figlie che avrebbero consegnato il fumo all’attuale compagna, che l’avrebbe occultato in vasetti di crema per uso cosmetico, poi  affidati al legale. Durante l’indagine, nei confronti del detenuto sono stati eseguiti due sequestri di stupefacenti  nel penitenziario: un primo sequestro, nel mese di dicembre, nel corso di un’attività di controllo d’istituto a carattere generale; un secondo sequestro, nello scorso mese di febbraio, a seguito di una perquisizione personale  nei suoi confronti al termine di un colloquio con il difensore.

Articoli correlati