Ci sono anche due medici, uno in servizio in una clinica privata di Siracusa, l’altro un dirigente dell’Asp di Siracusa tra i 26 indagati dell’inchiesta condotta dai carabinieri e dalla Guardia di finanza, coordinata dalla Dda di Catania, sulla presenza di un gruppo mafioso, operante in Ortigia, il centro storico di Siracusa, culminata nei giorni scorsi con 4 arresti.

Chi sono gli arrestati

Le misure cautelari sono state adottate nei confronti di Orazio Scarso, 55 anni, indicato dai magistrati come il capo di questo gruppo, ex affiliato della cosca Bottaro-Attanasio, Claudio Guzzardi, 38 anni, Christian Fontana, 37 anni, ed Andrea Sapienza, 41 anni. Nella tesi degli inquirenti, la gang, con azioni intimidatorie e violente, tra cui lesioni personali aggravate, estorsioni e rapine, avrebbe acquisito la gestione e il controllo di alcune attività nel centro storico, in particolare quelle legate ai servizi turistici, come gli apecalessini.

La riscossione dei crediti ed il coinvolgimento dei due medici

Avrebbero fatto dell’altro, secondo quanto emerge nelle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa e della Guardia di finanza, tra cui recuperare i crediti. Ed a loro si sarebbero rivolti persone di tutti i tipi anche colletti bianchi, come i due medici, tra cui il dirigente dell’Asp che, da quanto prospettato dall’accusa, sarebbe stato il mediatore tra il suo collega ed il gruppo di Ortigia.

La vicenda

Al centro della vicenda, ci sarebbe un credito vantato dal medico della clinica privata nei confronti di un uomo che, nel 2020, avrebbe proposto uno scambio di auto, poi concretizzatosi. Al medico, però, sarebbero mancati circa 30 mila euro ed in primo momento avrebbe voluto risolvere la faccenda seguendo le vie legali, rivolgendosi ad un avvocato ma quei soldi non rientravano, da qui la prospettiva di seguire un altro percorso, che l’avrebbe condotto al gruppo di Orazio Scarso.

L’incontro al chiosco

Le trattative, presumibilmente avviate dal dirigente dell’Asp, si sarebbero concretizzate in un incontro avvenuto il 12 giugno del 2021, documentato dai carabinieri con delle foto e le intercettazioni, in piazza Pancali, in uno dei chioschi per bibite nella disponibilità del gruppo a cui avrebbero partecipato Scarso, Guzzardi, Fontana, il debitore ed i due medici. Ci sono anche delle intercettazioni che avrebbero permesso agli inquirenti di comprendere la vicenda.

Le intercettazioni

Medico:.. hai firmato di tuo pugno che mi hai levato questi soldi e me li devi ritornare, nel momento in cui me li ritorni….Io parlo con le prove ..non con la bocca.Debitore: Eh e le prove sono.. .eh ma io ho parlato…
Medico: Hai preso per il culo a mezza Siracusa…
Scarso: Brava
Medico: Ma con me hai sbattuto duro.
Debitore: Ma forse.
Dirigente Asp: scusa non lo sto capendo, questi soldi devono rientrare

La soluzione

Quella discussione, stando alla ricostruzione dell’accusa, si sarebbe risolta con una soluzione, cioè che l’auto del debitore, una Mercedes classe A, gli sarebbe stata sottratta, costituendo un acconto di 10 mila euro sul debito nei confronti del medico.

Guzzardi: Ragazzi, l’unico obiettivo: Non abbissiamo niente, che questo è un chiacchierone
Scarso: Questo deve camminare con i pattini.
Guzzardi ...poi non mi raccontate niente, ah. Gli devi dire a (medico ndr) “Io la macchina zia ce l’ho e defalchiamo 10.000 euro…”
Fontana: …senza dodici, quattordici 12.000/14.000 euro