E’ tornato, ancora una volta, sotto osservazione il sindaco di Augusta, Peppe Di Mare, esponente di Fratelli d’Italia, al punto che è probabile l’apertura di un’istruttoria disciplinare dagli esiti imprevedibili.
La vicenda della società idrica di Siracusa
Il primo cittadino, che nel 2026 si presenterà agli elettori per ottenere un secondo mandato, è finito nel mirino dopo quanto accaduto nella scorsa assemblea dei sindaci del Siracusano per la costituzione della società mista Aretusacque, al 51% pubblica, finalizzata alla gestione del servizio idrico nei prossimi 30 anni e soprattutto la composizione del Comitato di Sorveglianza dove sono stati eletti 5 componenti, tutti riconducibili all’asse politica comprendente il deputato regionale del Mpa, Peppe Carta, il vero leader di questa formazione, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ed il parlamentare Ars di Forza Italia, Riccardo Gennuso.
Lo scontro tra Cannata e l’asse Carta-Italia-Gennuso
Un’intesa fortemente contestata dal deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, che ha partecipato a quell’assemblea, assumendo le deleghe dei sindaci di Avola, la sorella Rossana Cannata, e di Francofonte, Daniele Lentini. Una linea dura, fortemente contraria alla rosa con quei 5 nomi ma il sindaco di Augusta, nonostante la posizione di Cannata, ha pensato di seguire un altro percorso e questo ha indispettito parecchio non solo lo stesso parlamentare nazionale ma i vertici del partito.
Il coordinamento di FdI sul caso Di Mare
Nei giorni scorsi, è stato convocato il coordinamento provinciale ma Di Mare non ne avrebbe preso parte, da qui la decisione di avviare le pratiche per l’apertura di un procedimento disciplinare. Anche in occasione delle elezioni del Libero consorzio di Siracusa, Di Mare finì nel mirino dei quadri provinciali di Fratelli d’Italia perché la lista del partito della Meloni, che aveva come candidato presidente Daniele Lentini, ricevette da Augusta solo due voti su quattro disponibili ma non accade nulla, forse la questione venne archiviata come un “incidente di percorso”.
Di Mare ed il suo legame con Messina e Auteri
La vicenda della società mista, però, rischia di essere deflagrante per il sindaco di Augusta entrato in FdI nell’ottobre del 2023, in occasione della convention sul Turismo il cui padrino era l’ex vicepresidente vicario della Camera dei deputati, Manlio Messina, a capo della cosiddetta corrente turistica di FdI, che si è dimesso da partito. Ad agevolare l’ingresso di Di Mare in FdI fu il parlamentare regionale, Carlo Auteri, braccio destro di Messina ed anche lui separatosi da Fratelli d’Italia ora esponente della Dc.






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