• In carcere un presunto ladro che nonostante i domiciliari era tornato a rubare
  • Individuato dalle telecamere di sicurezza di Ortigia
  • Le indagini sono state condotte dai carabinieri

I carabinieri della stazione di Ortigia hanno accompagnato in carcere Silvano Alia, 46 anni, originario di Avola, come disposto dall’autorità giudiziaria, perché, nonostante fosse ai domiciliari, si sarebbe reso responsabili di nuovi furti.

Era ai domiciliari

L’uomo si trovava ai domiciliari dall’inizio del mese dopo essere stato individuato dagli stessi militari come l’autore dei saccheggi degli zaini appartenenti ai bagnanti, tra cui diversi turisti che facevano il bagno nel solarium di Forte Vigliena, ad Ortigia.

I nuovi furti

Secondo quanto emerso nelle indagini dei carabinieri, il 46enne, nei giorni scorsi, dopo essere uscito, senza alcuna autorizzazione, dalla sua abitazione, dove era ai domiciliari, si sarebbe recato in un bar in corso Matteotti, nel cuore di Ortigia, ed approfittando di un momento di distrazione avrebbe portato via uno zaino.

Per gli inquirenti, lo stesso indagato avrebbe anche rubato un monopattino, sempre nella stessa zona. Dopo le denunce, i militari hanno avviato le indagini ed i sospetti si sono posati sull’uomo poco dopo aver visto le immagini delle telecamere di sicurezza.

 

Ladro seriale

Nell’indagine relativi ai furti nel solarium, i carabinieri hanno scoperto che il 46enne  aveva addirittura affittato un appartamento ad Ortigia per avere anche una sorta di base logistica.  Per 5 giorni consecutivi, avrebbe saccheggiato gli zaini dei bagnanti, lasciati incustoditi perché erano al mare a fare il bagno.  I carabinieri, ricevute le prime denunce, attraverso gli appostamenti e con l’aiuto delle telecamere di sorveglianza, sono riusciti ad indentificarlo ed a coglierlo sul fatto mentre si apprestava a compiere l’ennesimo furto.

La perquisizione in casa

Una volta bloccato il 46enne, i carabinieri hanno compiuto una perquisizione nell’appartamento che il presunto ladro aveva affittato, rinvenendo così la refurtiva sottratta nei giorni precedenti e non ancora smerciato. C’erano diversi telefonini e portafogli, come emerso peraltro dalle denunce delle vittime.