La Polizia ambientale in forza al Comune di Siracusa ha compiuto un’ispezione nell’area del centro comunale di raccolta dei rifiuti dopo il video denuncia sulla presenza di liquami in prossimità di alcuni cassoni situati in una zona non riservata al pubblico.

Secondo alcune prime informazioni, non si tratterebbe di percolato, come, invece, sospettano alcuni ambientalisti, pure loro, come la Procura di Siracusa, entrati in possesso del filmato. Sono stati, comunque, prelevati dei campioni per essere trasferiti nei laboratori ed accertare la natura di quei liquidi ma, a quanto pare,  sarebbero quelli utilizzati dalle spazzatrici per la pulizia delle strade della città.

I cassoni conterebbero quanto raccolto da quei veicoli ma, in ogni caso, saranno compiuti degli approfondimenti al fine di accertare se sono state commesse delle irregolarità.

La vicenda, comunque, non è passata inosservata, infatti è arrivata al palazzo di giustizia di Siracusa: insomma, i tecnici ambientali della Procura di Siracusa sono a conoscenza ma per il momento sul caso ci sono bocche cucite. La magistratura aretusea, negli ultimi anni, ha, comunque, prestato molta attenzione alle questioni ambientali, come del resto ammesso dal Procuratore, Sabrina Gambino, prima dalla fine del 2019. D’altra parte, proprio un anno fa la Procura, in quel periodo sotto la reggenza dell’attuale aggiunto Fabio Scavone, si rese protagonista di un maxi sequestro di alcuni impianti della zona industriale a causa delle emissioni di sostanze moleste in atmosfera.

 

 

 

 

 

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