Lo scontro politico sull’acqua è ormai totale nel Centrodestra siracusano Dopo la vicenda delle nomine dei componenti del Comitato di sorveglianza di Aretusacque, la nuova società che gestirà il servizio idrico per i prossimi 30 anni, in cui il Mpa è stato il vero protagonista insieme al sindaco di Siracusa e Forza Italia, Fratelli d’Italia torna all’attacco, mettendosi di traverso contro il piano, soprattutto voluto dal deputato del Mpa, Peppe Carta come emerso in tante occasioni, di legare i Comuni di Siracusa, Floridia e Solarino al depuratore Ias di Priolo.
La vicenda Ias
Quest’ultimo è al centro di un’inchiesta giudiziaria per disastro ambientale, a causa degli sversamenti in mare dei reflui della zona industriale non adeguatamente trattati, ma, al netto di come andrà la vicenda sotto l’aspetto processuale, i colossi del Petrolchimico hanno deciso di realizzare dei propro depuratori, staccandosi, dunque, dall’Ias, che, a quel punto, forse tra circa un anno, funzionerà solo per il trattamento dei reflui civili dei Comuni di Priolo e Melilli.
Il depuratore ed il piano di rilancio targato Mpa
Senza l’apporto delle aziende e soprattutto dei loro soldi, l’impianto rischia di ridimensionarsi, da qui il pressing di Carta di coinvolgere Siracusa, Floridia e Solarino che, al momento, scaricano nel depuratore di contrada Canalicchio, alla periferia sud di Siracusa. Una linea quella del potentissimo Carta sposata dal presidente del Comitato di Sorveglianza, Peppe Assenza, uomo molto vicino al deputato regionale del Mpa, al punto che nel 2023 lo propose come candidato a sindaco di Siracusa.
Il no di FdI
Fratelli d’Italia, con il suo coordinatore provinciale, Paolo Romano, legato al deputato nazionale, Luca Cannata, stoppa questo piano. “A pochi giorni – dice Romano – dalla nomina, il Presidente del comitato di sorveglianza di Aretusa Acque conferma che ruolo e funzione di questa carica sarà straripante. Sopprimere il depuratore di Siracusa, a vantaggio di quello di Melilli e Priolo, non rientra tra le sue competenze ed è bene per tutti che rientri immediatamente entro i limiti del proprio mandato, per non uccidere sul nascere il delicato equilibrio fra gli attori in campo, arcuando la carica a personalismi”.
“Decide il Piano d’Ambito”
Il coordinatore di FdI solleva anche la questione delle competenze . “E’ il Piano d’ambito che stabilisce, sulla base di
una valutazione – dice Romano – costi benefici, anche ambientali, come trattare i reflui ed implementare l’assetto impiantistico. È quella la sede competente a stabilire se il depuratore di Siracusa ed a quanto parrebbe nella mente del Presidente di Aretusa Acque, anche quello di Augusta (non ancora nato), debba essere soppresso per salvare IAS, dall’incerto futuro”.






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