Si terrà al Mise il prossimo 18 novembre un tavolo sulla vicenda Lukoil Isab, la raffineria di Priolo a rischio in vista del 5 dicembre quando scatterà l’embargo al petrolio russo. E’ quanto emerso al termine dell’incontro tra il ministro Adolfo Urso ed il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, a cui hanno preso parte il deputato siracusano di Fratelli d’Italia, Luca Cannata e l’ex ministro Stefania Prestigiacomo.

Sono stati affrontati anche gli altri dossier di interesse della Regione, dal rilancio delle aree di crisi (tra cui Gela e Termini Imerese) agli incentivi e le ricadute sulle imprese siciliane.

La Sace fornirà le garanzie

Sulla vicenda Isab Lukoil, al centro di una grave crisi, per via del blocco del credito alla società che le impedisce di acquistare petrolio da altri paesi ed a 27 giorni dall’embargo alle importazioni di grezzo dalla Russia, l’unico al momento comprato e lavorato nelle raffinerie di Priolo, Urso ha appurato la disponibilità di Sace a intervenire, garantendo le banche, Unicredit e Intesa San Paolo, per l’erogazione dei prestiti.

Tavolo con azienda e parti sociali

All’incontro al Mise, parteciperanno l’azienda, le parti sociali e gli enti locali.

Le parole di Schifani

“La decisione del governo nazionale di convocare a stretto giro un Tavolo sull’Isab di Priolo – dice il presidente della Regione, Schifani – va incontro alle esigenze del territorio e dei lavoratori. Sarò, ovviamente, presente all’incontro e continuerò a seguire con attenzione l’evolversi della vicenda, nella consapevolezza della sua importanza strategica per la Regione”.

Inoltre, “sono molto soddisfatto, è stato un incontro positivo e costruttivo in cui sono stati affrontati numerosi temi di grande rilevanza, tra cui il rilancio delle aree di crisi come Gela e Termini Imerese” ha concluso Schifani.

Cannata e Prestigiacomo

“Il Governo  – affermano Cannata e Prestigiacomo – si è messo subito al lavoro e dimostra di essere operativo fattivamente. Noi siamo pronti per evitare di incorrere in problemi dal punto di vista occupazionale ma soprattutto per confermare di voler puntare sul rilancio della zona industriale anche in chiave prospettica con investimenti sul sito”.

Le parole di Urso

“L’azienda non è sottoposta a sanzioni e quindi può sin da ora operare acquisendo petrolio anche da altri mercati con le coperture finanziarie e assicurative necessarie”. Lo ha detto il ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso al Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24 ribadendo la volontà del Governo di salvare l’impianto di raffinazione della Isab Lukoil di Priolo. “Ci auguriamo che l’impresa continui la sua attività o se lo ritiene di cedere l’attività ad un investitore italiano o estero. In questo caso, essendo un settore in cui esiste la Golden power, qualunque sia un eventuale passaggio di proprietà potrebbe essere condizionato da quello che noi riteniamo fondamentale, vale a dire soprattutto il mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali”, ha aggiunto.

Lo sciopero a Siracusa

Il 18 novembre ci sarà una marcia, a Siracusa, a partire dalle 9, che arriverà in piazza Archimede, in Ortigia, davanti alla sede della Prefettura di Siracusa. Da verificare se, alla luce del tavolo sulla questione Lukoil, i sindacati decideranno di sospendere la manifestazione.

Barbagallo: “Il Governo batte un colpo”

“Sul caso Lukoil-Isab finalmente il governo batte un colpo. Speriamo che non sia solo, ancora una volta, propaganda. È necessario infatti intervenire con la massima urgenza per tutelare la produzione dello stabilimento di Priolo salvaguardando i livelli occupazionali prima che, il 5 dicembre, scatti l’embargo al petrolio russo”. Lo dicono il deputato Pd alla Camera e Segretario regionale Dem, Anthony Barbagallo, e il presidente provinciale del Partito democratico di Siracusa, Paolo Amenta, dopo la convocazione al Mise di un tavolo per affrontare la questione. “L’attenzione verso l’area industriale siracusana – conclude Amenta – non può essere sottovalutata ma deve essere alta e deve essere inserita con priorità nell’agenda del Governo nazionale così come di quello Regionale, in quanto rappresenta una parte importante dell’economia della provincia e una piattaforma d’interesse per il bacino del Mediterraneo e per l’Europa”.